S&P Mib i top 10 di giornata
UNIPOL 1,1700 +3,08%; FIAT 3,8350 +2,61%; PARMALAT 1,2640 +2,35%; LOTTOMATICA 14,4400 +2,27%; MEDIOLANUM 3,0300 +2,19%; FONDIARIA-SAI 12,2400 +2,17%;BUZZI UNICEM 9,7950 +1,87%; FINMECCANICA 12,2700 +1,66%; ENEL 4,3950 +1,15%; ALLEANZA 5,3150 +0,95%.
S&P Mib i flop 10 di giornata:
MONDADORI 3,3925 -4,50%; GR E L’ESPRESSO 0,9595 -3,76%; PIRELLI & C. 0,2245 -3,65%; ENI 16,6400 -3,26%; BANCA MPS 1,1240 -3,19%; TENARIS 7,7400 -3,13%; UBI BANCA 9,7500 -2,99%; AUTOGRILL 4,5975 -2,75%; BANCO POPOLARE 4,4725 -2,61%; TELECOM ITALIA 0,9635 -2,43%.
E’ ancora una volta Wall Street a condizionare la chiusura dei mercati europei, Piazza Affari inclusa. La borsa americana infatti, aveva aperto la giornata in rialzo, grazie soprattutto a un dato uscito in mattinata sul Pil riferito al quarto trimestre in rosso, risultato invece migliore delle aspettative degli economisti. Tuttavia, prima della chiusura delle contrattazioni sulle Borse europee, Wall Steet ha invertito il trend, nuovamente condizionata dalla performance negativa del comparto bancario. E come prevedibile, la cosa non ha tardato a farsi avvertire anche sui listini europei.
Piazza Affari, dal canto suo, ha ondeggiato tra i due segni per gran parte della giornata: dopo una partenza in rosso e dopo essere approdata nel pomeriggio in area positiva, ha terminato un venerdì volatile con il Mibtel a 14.163 punti (-1,38%) e l’S&P/Mib40 a 17.808 punti (-1,57%). Sull’S&P/Mib40 i titoli del comparto petrolifero hanno spiccato in negativo: Eni ha ceduto il 3,26%, Saipem il 2,36% e Tenaris il 3,13% per cento, causando le vendite sulla maggior parte delle banche.
Tra le performance più negative ci sono quelle di Ubi Banca (-2,99%) e Banca Monte dei Paschi di Siena (-3,19%) mentre Unicredit ha tenuto (+0,88%). Male anche i titoli del comparto editoriale con Mondadori in flessione del 4,50 per cento. Ancora in rosso Telecom Italia (-2,43%), che perde sempre più di vista quota 1 euro nel giorno dopo quello in cui la controllante Telco si è trovata costretta a svalutare la partecipazione detenuta nella società telefonica.
Gli ordini di acquisto hanno invece spinto in avanti le azioni a marchio Unipol (+3,08%), Lottomatica (+2,27%) e Parmalat (+2,35%). Quest’ultima in giornata ha alzato il velo sui dati preliminari riferiti al 2008, che hanno evidenziato un Ebitda di 316,3 milioni di euro, in calo del 13,7% rispetto ai 366,6 milioni dell’anno precedente. A cambi costanti il margine operativo sarebbe sceso del 9,8% a 330,5 milioni. Il fatturato è salito dell’1,2% a 3,9 miliardi di euro. Per quanto riguarda la sola Parmalat, l’utile netto 2008 è atteso fra 610 a 615 milioni di euro. In rialzo anche Fiat (+2,62%), in attesa che si concretizzino gli aiuti in arrivo dal Governo, ed Enel (+1,15%).
Finale di settimana all´insegna delle vendite per i principali listini europei. Ancora una volta a frenare gli investitori, l´andamento incerto di Wall Street penalizzata da alcuni dati macroeconomici contrastanti.
A Londra, l’indice Ftse ha terminato a quota 4133 punti, (-1,39%). Maglia nera del listino inglese Xstrata (-11,7%), seguito da British Airways (-8,17%). In evidenza, tra le blue chip, Enterprise Inns (+12,07%) e Land Securities (+8,21%).
L’indice tedesco Dax ha invece terminato a quota 4321 punti, (-2,35%). Peggior titolo del listino di Francoforte Hypo Real Estate (-13,61%), seguito da Thyssenkrupp (-5,63%). In evidenza, tra le blue chip, Deutsche Postbank (+2,97%) e Bmw (+1,2%). A Parigi il Cac40 ha terminato a 2958 punti, (-1,75%). Pecora nera a Parigi Axa (-8,49%), seguito da Credit Agricole (-4,95%). Tra le blue chip del listino francese, in evidenza oggi Eads (+2,87%) e Bnp Paribas (+2,14%).