Inizio di anno nero per il mercato delle auto. Solo in Italia, secondo i dati diffusi dal ministero dei Trasporti, a gennaio il settore automobilistico ha registrato perdite per oltre il 32%. E con l’arrivo del mese di febbraio la crisi del settore non sembra volersi arrestare ed investe anche la Nissan. La casa automobilistica franco-nipponica ha, infatti, annunciato una perdita netta per l’esercizio in corso, che terminerà il prossimo 21 marzo, di 2,2 miliardi di euro. Le perdite stimate si andranno ad aggiungere a quelle già registrate dalla Nissan nel terzo trimetre, pari a 700 milioni di euro.
I vertici della casa automobilistica, per cercare di uscire dalla crisi e proteggere il proprio cash flow, hanno annunciato un maxi piano di ristrutturazione del gruppo che prevede ingenti tagli al personale. Saranno, infatti, ben 20 mila i posti di lavoro che la Nissan ha intenzione di tagliare entro marzo del 2010: i lavoratori della compagnia passeranno, così, da 235 mila a 215 mila. Carlos Ghosn, amministratore delegato della Nissan, le forti perdite subite dalla casa automobilistica sono da imputare alla
frenata dell’economia globale registrata dalla seconda metà del 2008 e alla rivalutazione dello yen, abbinata al rapido declino della fiducia dei consumatori in tutti i principali mercati.
Intanto, anche la Toyota sta attraversando un brutto periodo con le perdite che si sono addirittura triplicate rispetto alle previsioni dello scorso dicembre.
La crisi del settore automobilistico preoccupa non poco l’Unione Europea che definisce drammatica la situazione in cui verte il mercato dell’auto. A tal proposito, la Commissione Europea ha fissato degli incontri per esaminare le misure anti-crisi messe in atto dai ministri europei e per decidere sul da farsi.
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