I mercati continuano come su un altalena: se due giorni fa le trimestrali erano state tutte buone e lo spettro della recessione si allontanava, oggi sono di nuovo in voga le “brutte notizie”.
Innanzitutto Merryl Lynch: la prima delusione è arrivata proprio dal colosso statunitense, che ha annunciato perdite pari a 1,97 miliardi di dollari, per il valore di 2,20 dollari ad azione. In calo anche i ricavi, scesi del 69%. Nel piano di riduzione costi già preannunciato è previsto il taglio del 10% della forza lavoro. Il titolo ha perso il 3% sul Nyse.
Brutte notizie anche sul fronte delle Tlc con Nokia: gli utili si sono attestati a +25% a 1,22 miliardi di euro, in positivo ma inferiori alle attese. A preoccupare non tanto il bilancio quanto le stime per il resto dell’anno: Nokia infatti prevede un deciso calo nella zona euro a fronte della situazione macro economica.
L’azienda finlandese era cresciuta del 40% lo scorso anno, mentre nel primo trimestre del 2008 la quota si è fermata al 27%. Sono in flessione anche i prezzi medi dei telefonini alla vendita e le previsioni sono per ulteriori flessioni nel corso dell’anno. Bene Nokia nei mercati emergenti (Cina e India sono i due maggiori mercati), ma i buoni risultati ottenuti qui non compensano le paure per l’Eurozona.
I risultati del trimestre e in particolare le previsioni per il 2008 hanno fatto scendere il titolo a -13,5%. La conferma che il rallentamento statunitense abbia attraversato l’Oceano ha fatto crollare anche i listini del vecchio continente: vendite su high tech e tlc e l’indice Dj Eurostoxx 50 che perde lo 0,5%.
A Piazza Affari Nokia si trascina dietro tutto il comparto tlc, da Telecom a Fastweb e ad esclusione di Tiscali che rimbalza ancora per le voci di offerte da parte di Vodafone e Sky.
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