Sembra ormai risolta la questione relativa alle cosiddette cartelle “mute” di riscossione fiscale, ovvero quelle cartelle in cui manca l’indicazione dell’identità del responsabile del procedimento. Con una sentenza del 26 febbraio scorso, infatti, la Corte Costituzionale ha stabilito che le cartelle esattoriali mute, ma operanti prima del 1° giugno 2008, rimangono valide: molti contribuenti si erano appellati alla Consulta proprio per ottenere la nullità di tali cartelle. La sentenza è stata motivata essenzialmente dal fatto che le regole relative alla nullità della cartella per la mancata indicazione del responsabile non sono contrarie alle norme costituzionali nella parte in cui non sono fatte valere in maniera retroattiva. La Corte ha inoltre precisato di non ritenere incostituzionale la norma che consente la proroga della decadenza degli atti processuali per l’irregolare funzionamento dell’amministrazione finanziaria.
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