Della serie “non c’è limite al peggio”, ed ecco che l’SPMIB conclude l’ennesima settimana disastrosa: pur avendo lasciato due gap-down in alto, non si accenna al recupero ed alla copertura degli stessi, chiudendo la candela weekly con una performance negativa di oltr il 15%.
Ogni accenno di rimbalzo è stato prontamente stroncato dalla furia ribassista, che non accenna a diminuire.
L’RSI settimanale si porta in leggero ipervenduto, e gli swing rialzisti rimangono inviolati con il Main Trend ancorato al minimo settimanale posto a 12844.
Pochi segnali anche sul time frame daily, con tutti gli indicatori negativi ed il prossimo supporto posto a 12100 punti indice. L’analisi ciclica vede un allungamento del ciclo intermedio che pare avrà la sua massima estensione per la metà di marzo. Gia da Martedì comqunue potremo assistere ad un rimbalzo, che, se si manifesterà, verrà misurato per capire se è ora di comprare o meno, almeno per il brevissimo periodo.
Il fatto che sicuramente incuriosisce gli investitori, è che la nostra Borsa perde costantemente di più delle “vicine” Europee come quella francese, svizzera, tedesca, inglese. Perché? I fondamentali non danno alcuna risposta a questa domanda: infatti le nostre banche pare siano solo lievemente esposte ai prodotti tossici che fanno tremare l’america. Eppure Unicredito da 7 euro ora quota meno di 0,80 Euro per azione! Qual è il motivo di questa debolezza?
L’unica risposta possibile, la fornisce l’analisi tecnica: quando si saliva (2003-2007) il nostro indice non ha rivisto i massimi del 2000 (come invece hanno fatto i più importanti indici mondiali), anzi li ha mancati di ben 6000 punti indice, quando il Dax ed il Dow Jones Industrial Average si erano invece portati velocemente al di sopra degli stessi di centinaia di punti; questo ha creato una divergenza ribassista, che ha avuto come conseguenza un ribasso più profondo del dovuto. Ed ancora sembra non essersi arrestato.