La Borsa di Tokyo e gli altri principali listini asiatici stanno concludendo questa settimana di scambi con forti rialzi, soprattutto a causa dell’ottimismo nutrito dagli investitori per le misure anti-crisi, volte a far ripartire l’economia mondiale. L’indice Nikkei, ad esempio, si è attestato vicino a quota 8.000 punti, uno dei livelli più alti dal mese di febbraio; le ultime tre sedute dell’indice, hanno portato quest’ultimo a un rialzo di 10,43 punti percentuali. Anche le altre borse del continente asiatico e del Pacifico hanno però beneficiato del maggiore ottimismo sui mercati. In particolare, crescono Seul e Sidney, con aumenti superiori ai tre punti percentuali, mentre si è dimostrata più cauta Singapore.
C’è anche da notare, però, che le principali banche asiatiche (soprattutto Bank of Japan) stanno facendo ricorso a misure non propriamente “ortodosse” per agevolare il recupero dell’economia. Ad esempio, la banca giapponese ha già dato il via all’acquisto di bond governativi, una misura questa che è tipica della strategia di “allentamento quantitativo”. L’aumento dell’acquisto dei titoli pubblici, il quale anche la Federal Reserve starebbe considerando, rappresenta un’indicazione chiara della volontà delle banche asiatiche di dare un contributo importante per l’uscita dalla recessione e una buona notizia per quei governi che hanno già adottato l’aumento di spesa pubblica. La Fed ha annunciato proprio ieri di voler attuare una nuova iniezione da 1.000 miliardi di dollari nell’economia, operazione nella quale rientra anche l’acquisto di titoli di Stato. Una prima conseguenza di questa mossa è stata la perdita di terreno da parte del dollaro nei confronti delle altre valute.
Un altro dei migliori listini per quanto riguarda le ultime performance è stato sicuramente Shanghai, guidata in particolare dai titoli delle società minerarie, soprattutto quelle carbonifere; segnali negativi provengono invece da Hong Kong, dove le vendite su Hsbc e il fallimento nell’operazione di acquisizione della società Huiyuan Juice da parte di Coca Cola hanno pesato notevolmente sull’andamento del mercato.