Non è stata solamente Wall Street ad aver reagito con euforia al piano di salvataggio bancario promosso dall’amministrazione Obama al fine di rilevare gli assets tossici; si è registrato infatti anche un forte rialzo da parte della Borsa di Tokyo, in cui l’indice Nikkei 225 ha guadagnato ben 3,32 punti percentuali, raggiungendo quota 8.488,30 punti. C’è da sottolineare che tale rialzo ha permesso all’indice giapponese di recuperare in totale circa 17 punti percentuali nell’ultimo mese, dopo che era stato raggiunto il peggior livello dal 1982. Comunque, il Tokyo Stock Exchange deve ancora riprendersi dai consistenti cali del 2008 e il suo valore è ancora sotto del 4,4% in questi primi tre mesi del 2009.
Ma l’ottimismo delle piazze asiatiche non si è fermato qui. L’indice Hang Seng di Hong Kong ha fatto rilevare un aumento dell’1,59%, mentre l’indice coreano Kospi di Seul ha guadagnato 1,85 punti percentuali (soprattutto dopo l’annuncio da parte del governo della Corea del Sud di voler approvare un bilancio supplementare di 20,9 miliardi di dollari). Anche le borse di Taiwan (+2,30%) e di Shanghai (+1,06%) si sono ben comportate. C’è comunque molta cautela da parte degli analisti economici per quanto riguarda la valutazione del piano statunitense. Kirby Daley, facente parte della società Newedge Group, si è così espresso:
La situazione non dovrebbe modificarsi di molto, anche nel caso in cui il piano venisse implementato alla perfezione. Rimangono ancora molte incognite da scoprire.
Come già spiegato ieri, uni dei punti principali su cui si basa il piano del Tesoro statunitense è quello di fare “piazza pulita” dei titoli tossici attraverso una stretta alleanza tra governo e settore privato. Lo stesso segretario del Tesoro, Timothy Geithner, ha spiegato con precisione che significato avrà l’intervento governativo:
Crediamo che questo sia il modo migliore per superare la crisi attuale. Il nostro preciso intento è quello di non far assumere tutti i rischi al governo.