Paura della recessione, timore che il biglietto verde si svaluti e che, chi ne possiede, si ritrovi con un pugno di mosche in mano. Forse é esagerato ma qualcuno inizia a pensare che detenere dollari non sia più tanto sicuro. La Cina, maggior depositario al mondo di titoli di stato americani, pensa seriamente alla sostituzione del dollaro come valuta di riferimento internazionale. Ciò stabilizzerebbe il clima finanziario e garantirebbe Pechino dal rischio di svalutazioni del ‘biglietto verde’. Lo sostiene il governatore della Banca centrale cinese, Zhou Xiaochuan in un documento pubblicato sul sito online della Banca centrale cinese:
L’inizio della crisi e la sua diffusione al mondo intero riflettono le debolezze intrinseche e i rischi sistemici del sistema monetario internazionale. La riforma dovrebbe essere animata da una visione complessiva e portare benefici a tutti.
Ma non é stata la Cina la prima nazione a ipotizzare la creazione di una nuova moneta sovranazionale: recentemente é stata la Russia (guarda caso storico antagonista degli Stati Uniti), uno dei 20 paesi che parteciperanno al summit di Londra insieme con il Fondo monetario internazionale.
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