Air France si defila da un possibile acquisto di Alitalia. L’unione tra queste due forze sembra proprio essere qualcosa che non è destino che accada: basti pensare a ciò che è già successo in passato in un’altro momento di difficoltà della compagnia di bandiera italiana.
A sottolinearlo è direttamente Jean-Marc Janaillac (CEO Air France- Klm, N.d.R.) il quale, nel corso di un’intervista di Les Echos relativa alla possibilità di acquisto da parte della compagnia francese nei confronti di Alitalia o di Air Berlin ha così dichiarato:
Non siamo candidati nel recupero di compagnie che sono in situazioni complicate di ristrutturazione.
Evidenziando tra l’altro di non essere interessato nemmeno ad acquisire dalla stessa specifiche parti nel caso in cui Alitalia venisse scorporata in tante piccole realtà. Ed ovviamente ha sottolineato, per gli stessi motivi, il suo non essere interessato ad Air Berlin, altra società di Etihad. Per ciò che concerne l’azienda italiana è necessario ricordare che il prossimo 15 settembre scade il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse mentre il 2 ottobre quello relativo alle offerte vincolanti. Dopodiché è prevista un’ulteriore fase di negoziazione che scadrà il 5 novembre per migliorare le offerte vincolanti presentate.
Finito questo processo sarà possibile sapere quale sarà il nome del nuovo o dei nuovi proprietari di Alitalia. E’ inutile negarlo: la speranza del governo e degli attuali soci rimasti è quella di vendere la compagnia aerea per intero onde evitarne lo scorporamento, situazione che metterebbe ancora più a rischio di quanto accada ora la sopravvivenza dei lavoratori dell’azienda. Secondo il bando di vendita sono due le soluzioni per la vendita della compagnia: quella unitaria o la cessione dei lotti “aviation” e “handling” a due soggetti distinti. Al momento sono nove i gruppi che hanno presentato offerte non vincolanti: Ryanair, Lufthansa ed EasyJet e alcuni fondi di investimento statunitensi.