Saranno giorni difficili questi per Alitalia: i termini per l’offerta vincolante sono scaduti e la cordata sembra essere virtualmente inesistente. Cosa accadrà? La compagnia dovrà dichiarare fallimento o è pronto un piano B?
Possibile ristrutturazione poi vendita per Alitalia?
C’è chi dice che il Governo potrebbe decidere di optare per una ristrutturazione prima e per una vendita poi, in alternativa alla cordata ed alla newco alla quale si è sempre pensato. Il punto è che al momento tutti promettono e prendono tempo ma Ferrovie della Stato ancora non ha fatto richiesta di proroga e con molta probabilità toccherà ai commissari presentarne una e giustificarla. I due anni di tentativi passati con un nulla di fatto fanno sentire il loro peso su una compagnia come Alitalia che nonostante le buone performance continua a perdere soldi. Al momento lo stallo è immenso: tutti osservano tutti senza che qualcosa venga fatto. Nel weekend il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri è stato molto chiaro.
Ci aspettavamo la presentazione di un piano, uno dei partner si è sfilato, adesso diamo del tempo per vedere se la cordata può riformarsi. Vediamo se c’è una competizione tra Delta e Lufthansa e quale sarà il partner globale. Se Atlantia si è sfilata ne prenderemo atto e vedremo se potrà essere riformata una cordata.
Come possibile parte della cordata il Ministero dell’Economia mantiene una posizione positiva e proattiva nella speranza che si possa trovare una quadra nell’emergenza e salvare Alitalia e la maggior parte dei suoi lavoratori. E’ ovvio che l’interesse del Governo è quello di trovare una soluzione che calzare al meglio sia dal punto di vista sociale sia da quello economico. Già da oggi sono previsti incontri tra il ministro Stefano Patuanelli e le parti in causa per vedere quali sono i margini di lavoro.
La situazione di Alitalia
Il quadro di Alitalia è al momento molto complesso: Atlantia non ha voluto presentare un’offerta ma non si è tirata indietro in quanto a disponibilità. Una posizione incerta che incomincia a stancare anche il Governo che fino ad ora si era rivelato abbastanza paziente per ciò che concerne la holding della Benetton: se Atlantia vuole essere della partita deve smettere di “giocare”. Delta Airlines è disponibile ad una collaborazione quantificabile in 100 milioni di euro. Lufthansa potrebbe dare di più ma vuole un’Alitalia riformata prima: i prossimi giorni saranno cruciali per capire se la compagnia fallirà o verrà salvata per davvero.