A meno di 48 ore dal termine per la presentazione dell’offerta vincolante per Alitalia, Atlantia decide che la partita così come va non le sta più bene e sottolinea la mancanza di condizioni per la sua permanenza. E ora cosa accadrà? Quali sono le conseguenze di tale (potenziale) defezione?
Atlantia ed il rapporto burrascoso con Alitalia
Davanti a questo ritirarsi di Atlantia a pochissime ore da quelle che dovevano essere le battute finali di una storia che ormai dura da troppo tempo la reazione è quella di stupore pieno, ma allo stesso tempo di delusione: per quale motivo arrivare fino a questo punto per poi tirarsi fuori da una partita che doveva essere chiusa. Va sottolineato: quella presentata da Atlantia nella sua nota non è propriamente una porta chiusa in definitiva quanto un’imponente presa di posizione arrivata dopo il cda della holding Benetton:
Allo stato non si sono ancora realizzate le condizioni necessarie per l’adesione di Atlantia al Consorzio finalizzato alla presentazione di un’eventuale offerta vincolante su Alitalia.
Parole che aprono ad una spiegazione breve e concisa sul fatto che vi sia stata una “mancanza di significative evoluzioni nelle problematiche riguardante il vettore“. Ma si lascia aperta una possibilità:
Resta in ogni caso ferma la disponibilità di Atlantia a proseguire il confronto per l’individuazione del partner industriale e per la definizione di un business plan condiviso, solido e di lungo periodo per il rilancio di Alitalia.
Viene da chiedersi se non sia un modo per tentare di ottenere più tempo e più collaborazione da parte del Governo.
Cosa succede ad offerta vincolante Alitalia
Il defilarsi di Atlantia dalla cordata di Alitalia ad un giorno da quella che sarebbe dovuta essere la presentazione dell’offerta vincolante di certo evidenzia un fatto non solo possibile ma anche molto grave: tra le varie possibilità che potrebbero palesarsi è quella del fallimento finale delle trattative e della svendita della compagnia. Dopo due anni di tavoli e possibilità Alitalia potrebbe venir fatta a pezzi e le persone, molte di più di quante si potrebbe immaginare, rimanere definitivamente a casa.
Il migliore degli scenari? Nuova proroga in seguito all’indicazione domani della cordata finale e quindici giorni circa per la definizione di piano, partner commerciale e tutta la burocrazia del caso. Delta Airlines è il partner commerciale pronto a rispondere positivamente alle richieste dei FS ed Atlantia, anche se quest’ultima preferirebbe un accordo con Lufthansa, che però non vuole essere parte della cordata e vuole divenire partner dopo la sua ristrutturazione. In generale a servire è il tempo e si è davvero agli sgoccioli.
Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto aereo hanno proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore del trasporto aereo venerdì 13 dicembre: c’è da chiedersi se sarà utile alla risoluzione del caso Alitalia.