A quanto pare Atlantia si sarebbe fatta convincere a partecipare al salvataggio di Alitalia diventandone il quarto azionista, ma non da sola: con lei ci potrebbe essere un quinto socio dallo stesso potere e quota.
Non solo Atlantia per Alitalia
Secondo ciò che spiega il Sole 24 ore, vi sarebbe una “doppia opzione” al momento sui tavoli delle trattative, che vedrebbe la holding di Benetton affiancata da un ulteriore partner: una soluzione che sembra essere di gradimento del Ministero dello Sviluppo Economico ma che ancora deve essere ufficializzata. Un “ticket” che chiamerebbe in causa Avianca con l’imprenditore sudamericano German Efromovich o il gruppo guidato da Carlo Toto che, nonostante le polemiche, sembra rientrare prepotentemente in gara.
Giornata chiave per Alitalia
Quella di oggi è una giornata chiave per il salvataggio di Alitalia: si terrà infatti la riunione del cda di Atlantia che sarà chiamato a presentare una manifestazione di interesse per diventare parte della NewCo insieme a Ferrovie dello Stato, Ministero dell’Economia e Delta Airlines. Non bisogna infatti dimenticare che i tempi stringono e che FS deve presentare l’offerta finale per l’acquisto di Alitalia ai commissari del vettor: e sebbene non siano previsti ulteriori rinvii è possibile che lunedì prossimo venga presentata solo la composizione della cordata, accompagnata dagli impegni vincolanti.
Cosa offrirebbe Atlantia ad Alitalia
Secondo le indiscrezioni pubblicate da Il Sole 24 ore, Atlantia potrebbe investire nella nuova Alitalia circa 300 milioni di euro, a coprire il 35%-40% del capitale. La partecipazione della holding, come si è sempre sottolineato, è legata ad alcuni paletti ma soprattutto alla presentazione di un piano industriale di rilancio importante per la compagnia, basilare per assicurare un andamento corretto dell’investimento.
Politica pericolosa per Alitalia?
Tutto sarebbe al momento pensato al fine di spingere Atlantia a divenire un socio importante nella nuova NewCo: l’unico elemento davvero disturbante la conclusione delle trattative potrebbe essere rappresentato da qualche parola di troppo espressa in ambito politico. Non dobbiamo dimenticare le “vecchie ruggini” tra M5S ed i Benetton per via del crollo del Ponte Morandi e di Autostrade: più volte nel corso degli ultimi mesi sono state intrecciati i due differenti temi portando a passi indietro sostenuti nella crociata di salvataggio di Alitalia.
Quel che appare necessario riuscire a fare, in questo momento, è rientrare nei giusti termini per la presentazione dell’offerta vincolante di Ferrovie dello Stato, al fine di non gettare alle ortiche un’ottima soluzione di ristrutturazione per il vettore e trovarsi davanti ad una liquidazione che nessuno vorrebbe.