Cambiano leggermente le condizioni ma la realtà dei fatti no: Easyjet resta in pista per Alitalia: la compagnia inglese è ancora interessata ad essere partner. In fin dei conti, se ci si pensa bene, ciò che viene offerto al momento è proprio quello che la cordata contenente la compagnia inglese voleva fin dall’inizio.
EasyJet ha confermato il suo interesse parlando con l’agenzia Ansa a tal riguardo. Pur essendo al momento presto per dare informazioni più precise il vettore inglese non ha intenzione di tirarsi indietro, soprattutto ora che vi sarebbe una partecipazione diretta dello Stato, condizione voluta in assoluto dal fondo Cerberus.
[EasyJet] continua ad essere interessata ad una Alitalia ristrutturata, come parte di un consorzio. Le discussioni sono in corso tuttavia EasyJet non è a conoscenza di quali decisioni il Governo potrà eventualmente prendere sulla procedura di vendita.
Insomma, per prima cosa deve arrivare un segnale di un certo tipo da parte dello Stato affinché si possa capire come regolarsi con eventuali domande di partecipazione. Nel frattempo i sindacati dell’ex compagnia di bandiera sono stati convocati per venerdì 19 ottobre alle 10 al Ministero del Lavoro per esaminare la proroga della cassa integrazione straordinaria che scade il 31 ottobre.
Un nodo tra i più importanti da definire essendo la stessa data inizialmente prevista come fine delle procedure di vendita. La convocazione è stata inviata a Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporto aereo e le sigle di categoria Anpac e Anpav. Nella procedura di rinnovo della cigs, va sottolinato, l’azienda chiede la proroga della cassa fino al 23 marzo 2019 per un numero di 1.570 dipendenti.