Alitalia piace proprio ad EasyJet che con la sua cordata si dice pronto ad lavorare ed essere parte di un vettore per il 51% italiano. Appare decisamente evidente come la low cost non abbia nessun timore di quello che potrebbe essere il nuovo corso della situazione.
E’ lo stesso Ad Johan Lundgren a confermare al Corriere della Sera l’intenzione di non retrocedere della sua compagnia. L’occasione per questa domanda è nata a bordo del loro nuovo aereo, l’Airbus A321neo, fatto volare da Londra Gatwick alla rassegna internazionale dell’aviazione a Farnborough vicino Londra. Anche se, ha poi sottolineato, prima di esprimersi di più sarebbe opportuno aprire un canale di comunicazione ufficiale con il nuovo Governo, muovendosi pian piano per capire quali siano le opportunità di collaborazione. Ha infatti spiegato:
Non abbiamo ancora parlato con il governo italiano e non abbiamo ricevuto ufficialmente alcun messaggio da loro.Dovremmo sederci con loro attorno a un tavolo e discutere quella proposta, dovremmo cercare di capire dall’esecutivo italiano a cosa stanno pensando.
La proposta alla quale si fa riferimento è quella espressa ai microfoni di Rainews24 da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli per il quale “Alitalia deve restare al 51% italiana”, con il restante 49% in mano a un partner operativo che possa far funzionare la compagnia. L’interesse di Easyjet è quindi importante ma pretende, come giusto che sia, che vengano messi in chiaro specifici punti e si lavori seriamente sui numeri. Tecnicamente il punto debole di Alitalia (tratte domestiche e continentale) è invece il punto di forza della compagnia inglese.
Entro il 31 ottobre gli accordi devo essere raggiunti: ci si riuscirà?