Il tempo stringe e se non si vuole far fallire Alitalia bisogna muoversi ed in fretta: quel che è emerso del piano messo a punto dal commissario unico per il vettore, Giuseppe Leogrande, nominato nei giorni scorsi. Esuberi, tagli costi e ricerca partner industriale.
Il piano del commissario per Alitalia
Nelle indiscrezioni anticipate da “Il Messaggero” si parla di cinque mesi di tempo per salvare Alitalia attraverso, per l’appunto, tre azioni nette: limitare i costi, dare una importante sforbiciata al numero dei lavoratori ed assicurarsi l’appoggio di un nuovo partner che consenta alla società di trovare i fondi che le servono per riemergere dalla grave situazione nella quale si trova. Non bisogna dimenticare che i due prestiti ponte sono costati finora agli italiani 1,3 miliardi di euro, attirando l’attenzione dell’Europa in merito all’ipotesi “aiuto di Stato“, procedura non accettabile.
Il primo punto del piano che salta agli occhi e che sicuramente sarà uno dei più difficili da affrontare è quello dei 2.500 esuberi che il Commissario è intenzionato a portare fino in fondo. I sindacati hanno già indetto sciopero per il prossimo 12 dicembre: di certo per trovare una quadra che possa accontentare tutti o una soluzione socialmente accettabile saranno necessari incontri tra le due parti. Va detto che Giuseppe Leogrande, essendo un avvocato esperto in diritto fallimentare, conosce la materia e con molta probabilità avrà già pronta una strategia a tal proposito. In passato è già stato in grado di aver fatto uscire dalla crisi la compagnia Blue Panorama e la speranza di chi lo ha selezionato è che riesca nel miracolo anche per ciò che riguarda Alitalia, magari favorendo anche prepensionamenti mirati e scivoli per favorire al massimo le uscite volontarie.
I costi di Alitalia ed il piano del commissario
A rappresentare un problema per i conti di Alitalia non vi sono solo le eccessive risorse umane ma anche tutti quei costi vivi che la compagnia è chiamata a gestire per funzionare. Risparmiare sugli stessi significa dover rivedere tutti i contratti: catering, leasing, manutenzione flotta, slot. E’ possibile, dando vita a nuove collaborazioni risparmiare: fattore di cui la compagnia necessita. Per ciò che riguarda il partner industriale sono diverse le opzioni a disposizione sebbene l’ipotesi che appare più probabile sia quella di una partnership con Lufthansa ed il passaggio da Sky Team a Star Alliance. Ma anche in questo caso, sebbene il vettore tedesco piaccia tanto anche ai sindacati perché lo vedono più serio e stabile nonostante la richiesta di esuberi, bisogna attendere e ricordare che i teutonici sono pronti all’investimento solo con un’Alitalia rinnovata.