Sul fronte Alitalia entra in campo la società di consulenza Roland Berger: si occuperà lei di lavorare al nuovo piano industriale dell’azienda. Toccherà a questo interlocutore studiare il piano attualmente in studio suggerendo eventuali modifiche.
Il piano industriale infatti è già stato redatto dai manager Alitalia ma attualmente non è accettato da tutti i soci. Per riuscire ad avere un documento “approvabile”, si dovranno aspettare ancora 15 giorni circa. Il punto di tutto? Riuscire a limitare i contratti industriali. Nello specifico Roland Berger è chiamato ad aiutare la compagnia aerea italiana a comprendere come rimodulare i contratti di leasing degli aerei. Essi, sottoscritti diversi anni fa, sono pi costosi rispetto a quelli della concorrenza di un buon 10-15%.
Una volta perfezionato il piano industriale andrà a finire nella mani del governo, il quale ne valuterà le ricadute sociali e vedrà come avvallare le richieste di Alitalia. Uno dei nodi cruciali riguarda Milano Linate: lo scalo al momento è impossibilitato a far decollare gli aerei con destinazione extra europea e su alcune tratte italiane come ad esempio la Roma-Reggio Calabria.
Da alcune indiscrezioni stampa Etihad e Lufthansa sarebbero interessati alla compagnia, i tedeschi supportati da un potenziale supporto di capitale proveniente dagli Emirati. Altri parlano di alleanze commerciali su ampia scala. Le prossime settimane saranno rivelatrici in tal senso. Come sempre, quando vi è un periodo di incertezza per Alitalia sono molte le ipotesi che vengono fatte ed altrettanto quelle smentite. In compenso una cosa sembra essere veritiera: l’attuale disinteresse di FS per ciò che concerne l’acquisto del vettore.