Novità in Alitalia: il commissario alla Concorrenza dell’Unione Europea, Margrethe Vestager, apre alla possibilità di un ritorno dello Stato nella società. Ma, sottolinea in modo fermo, solamente in assenza di aiuti diretti e quindi con soluzioni finanziare recuperate sul mercato.
Lo stato deve quindi comportarsi come una società che agisca alla pari con altri soggetti dello stesso settore se vuole essere parte di Alitalia. Ha spiegato l’alto funzionario europeo:
Quando si parla del futuro di Alitalia non c’è una nostra soluzione preferita: come sapete siamo neutrali sulla proprietà, ovviamente è una possibilità che sia in parte di proprietà pubblica, ma quello che guardiamo è che lo Stato agisca come attore del mercato in modo che non ci siano aiuti di Stato. Quello è l’importante, non l’identità del proprietario.
Per quanto la possibilità di un intervento di Stato in Alitalia non piaccia molto alla popolazione, la possibilità del ritorno di società pubbliche all’interno dell’azienda potrebbe trovare una buona base di funzionamento perché metterebbe insieme un pezzo di Stato e un pezzo di privati con grande esperienza nel settore aeronautico se teniamo conto dei vettori ancora interessati come EasyJet e pronti a collaborare anche in presenza di un interlocutore statale all’intero nella società finale. Detto ciò è importante non dimenticare che Alitalia ha comunque un contenzioso con l’Unione Europea: essa ha infatti aperto un dossier per assicurare che non vi siano stati aiuti di Stato dopo il via libera al prestito da 900 milioni a un tasso del 10% annuo che potrebbe risultare, proprio perché concesso ad una società in amministrazione straordinaria, troppo “favorevole”.