Alla fine si è ottenuta una nuova data per la presentazione dell’offerta vincolante per Alitalia: il prossimo 21 novembre: la voglia di concludere questa storia nel miglior modo possibile e non come un fallimento si è tradotta in un mese circa ulteriore di tempo per la cordata capeggiata da FS di trovare una soluzione.
Altro tempo per Alitalia
La decisione è stata ufficializzata dal Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli qualche giorno fa attraverso una nota. Attenzione, però: il via libera è arrivato dopo la messa in atto di due condizioni (tra l’altro attese dagli interlocutori protagonisti di questa saga infinita, N.d.R.). La prima riguarda il diretto intervento dei Commissari ed un immediato confronto con gli offerenti e la seconda è una richiesta di aggiornamento quotidiano sullo stato di avanzamento dei lavori. Come è possibile comprendere il primo punto serve a garantire che i tre commissari possano diventare parte attiva nel processo di vendita e non restare meri spettatori delle trattative, il secondo ad essere costantemente aggiornati sull’andamento delle discussioni.
Il perché sia stata scelta questa via di azione, è stato spiegato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà che ha sottolineato:
L’attuale procedura di cessione [di Alitalia] si sviluppa nell’ambito di ben delineati binari di natura normativa. Per cui devono essere tenuti particolarmente in considerazione rilevanti profili normativi e regolamentari di emanazione comunitaria.
E’ importante non dimenticare, ha ricordato ancora il ministro, che il dossier Alitalia è attualmente sotto la lente della Commissione Europea che sta vigilando in base alle norme attive sugli aiuti di Stato.
Ancora soldi per Alitalia
Un qualcosa di immaginabile al quale si deve aggiungere il fatto che lo Stato è pronto a rimettere mano nel portafogli visto che nel decreto fiscale approvato qualche giorno fa è presente un nuovo prestito ponte da 350 milioni che porta a 1 miliardo e 250 milioni la liquidità totale versata in quasi due anni e mezzo dalle casse dello Stato e che dovranno poi essere recuperati. Ad ogni modo le trattative sono ora ripartire da quelli che erano i punti di “domanda” di Ferrovie dello Stato ed Atlantia nei confronti di Delta che ha fatto sapere che verserà 100 milioni ma che è ancora titubante su una maggiore partecipazione. Chiarita la sua posizione sarà possibile definire l’assetto azionario definitivo e la governance della Newco. Lufhtansa al momento viene tenuta in considerazione ma non approfondita: non ha mostrato interesse d’entrata nella cordata ma ha dato la sua disponibilità per una forte partnership.