Alitalia non è più la compagnia di bandiera italiana. Può essere una dichiarazione provocatoria (che abbiamo sostanzialmente “sottratto” all’editoriale de La Stampa di qualche giorno fa), ma è un dato di fatto, almeno a guardare i dati sui passeggeri transitati sugli aerei di Alitalia, e quelli che invece sono stati ospitati all’interno di quello che è divenuto il principale concorrente italiano della società, Ryanair.
Stando a quanto emerge dagli ultimi dati ufficiali, infatti, nel 2011 Ryanair avrebbe trasportato circa 28,1 milioni di persone, contro i 25 milioni di unità della compagnia di bandiera. Una differenza di 3 milioni di persone a beneficio della compagnia irlandese, che ha così concretizzato un sorpasso già tentato nel corso del 2010, quando raggiunse un volume di passeggeri italiani di poco inferiore a quello di Alitalia (il gap negativo su di sole 100 mila unità).
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Nel 2011, tuttavia, l’accelerazione dei passeggeri della compagnia irlandese ha permesso a Ryanair di scavalcare la prestazione di Alitalia. “Siamo diventati la compagnia aerea più grande d’Italia” – ha esultato il manager per il marketing e le vendite, Melisa Corrigan, ribadendo lo straordinario ritmo di crescita dello scorso anno (+ 20,3%).
La nuova sfida di Ryanair è ora quella di tagliare il traguardo dei 30 milioni di passeggeri, che entrambi i concorrenti hanno deciso di porre come target principale per il 2012. A cambiare è tuttavia la determinante fondamentale attraverso la quale le due aziende desiderano conseguire questo obiettivo: Ryanair attraverso il consueto taglio dei costi, per contenere i prezzi di mercato; Alitalia attraverso l’integrazione con i servizi di Blue Panorama e di Wind Jet, in attesa della pronuncia relativa dell’antitrust.
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