La nuova Alitalia o Ita sembra proprio essere nata sotto una cattiva stella. Ora la Commissione Europea richiede più dettagli sul piano industriale facendo trapelare un messaggio molto importante.
Cessione pubblica degli asset una delle richieste
Ovvero quello che la cessione degli asset del vecchio vettore debba passare attraverso una procedura pubblica: in molti arrivano addirittura a parlare del bando che venne sospeso lo scorso marzo 2020 a causa della pandemia di Coronavirus e mai effettivamente annullato da parte del commissario straordinario. Il Governo, secondo indiscrezioni, non ha accolto benissimo l’arrivo dei nuovi problemi che la procedura sta incontrando e la ragione sta nel fatto che tali richieste sono state fatte molto raramente per ciò che riguarda le operazioni di altri paesi europei.
Quali sono le richieste dell’Antitrust Europeo ora? Lo scorso 8 gennaio, la Direzione generale della Concorrenza della Commissione europea ha inviato al Governo diverse domande sul piano industriale di Ita (Italia Trasporto Aereo), ricevuto nel dicembre del 2021. Ancora non è dato sapere con certezza il contenuto della missiva, secondo indiscrezioni del Corriere della Sera, arrivata in merito allo stato dell’azienda: quel che si sa è che sono ancora molte le perplessità in merito ai fondi stanziati per la newco di Alitalia e che la Commissione Europea chiede chiarezza.
I nodi sono sempre gli stessi: la sussistenza di una effettiva discontinuità e una stima adeguata di quello che sarà l’andamento della nuova azienda e la cessazione dei vecchi asset.
Come è organizzato il futuro di Ita
In attesa di novità in tal senso, i lavori amministrativi di Ita procedono. Come già saputo, l’azienda aerea potrà contare su Fabio Lazzerini come amministratore delegato-direttore generale e Francesco Caio come presidente. Importante anche la nomina di Roberto Carassai come nuovo Chief financial officer e quella di Alberto Ricchiari come Chief information officer.
Come già sottolineato in passato, una volta che la nuova Alitalia riceverà il via libero, sarà libera di poter partire con il suo piano: i primi veri accenni di profitto sono stati stimati per il quarto quadrimestre di questo anno.
Non si tratta di una situazione semplice, come ha sottolineato anche Brian Pearce, capo economista della Iata, soprattutto calcolando che la newco dovrebbe entrare in funzione dopo aprile. Il mercato dei voli aerei purtroppo risente molto della crisi e come l’esperto ha sottolineato al momento la domanda di traffico resta ancora molto bassa, soprattutto a causa della risalita generale dei contagi in Europa e in altre parti del mondo.
Certo la campagna vaccinale potrà essere d’aiuto ma non nell’immediato e con disparità a seconda delle zone. “Le prenotazioni sono calate a livello globale dal quarto trimestre del 2020 e continueranno ad esserlo anche nel primo trimestre del 2021“, ha spiegato. E questo avrà la sua influenza.