Si ricomincia: Alitalia ritorna sul mercato dopo il fallimento del piano di salvataggio attraverso una cordata d’investitori: dopo due anni persi in manovre imprenditoriali e politiche, il vettore italiano riparte in pratica da zero. Andrà meglio questa volta?
Alitalia di nuovo in vendita
E’ una domanda lecita da porsi se si pensa a tutti i tentativi fatti per riuscire a mantenere integra questa azienda che per tanto tempo è stata simbolo dell’Italia nel proprio settore di appartenenza. Giovedì 5 marzo è stato pubblicato il bando per le manifestazioni d’interesse per acquistare la compagnia, al momento in amministrazione straordinaria. Il termine per presentare le domande è previsto per il 18 marzo a mezzanotte: tempi davvero molto stretti per tentare di aprire la strada a una soluzione che renda possibile salvare il salvabile attraverso la vendita. Il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli qualche giorno fa aveva parlato di “un’interlocuzione aperta con diversi soggetti che si sono avvicinati in queste ultime ore“: le parole si tramuteranno in fatti?
All’interno del bando pubblicato dal commissario straordinario di Alitalia Giuseppe Leogrande si legge che “saranno considerate preferibili prima le offerte che avranno a oggetto il Lotto Unico e successivamente quelle che avranno a oggetto più di un Lotto“: in poche parole verrà data corsia preferenziale a coloro che vorranno comprare i diversi asset tutti insieme, ma sarà possibile presentare offerte singolarmente anche per ciò che concerne le attività di aviation, handling o di manutenzione. Proprio lo “spezzatino” che si è tentato di evitare senza successo negli ultimi due anni.
Cosa dice il bando di vendita di Alitalia
Consultando il bando per le offerte d’interesse per Alitalia pubblicato si può leggere che tra i requisiti necessari per la divisione aviation bisogna essere un soggetto che abbia “realizzato negli ultimi tre esercizi sociali un fatturato lordo annuo medio di almeno 1 miliardo, con un patrimonio netto di almeno 250 milioni” Allo stesso modo per gli asset handling serve aver fatto registrare “un fatturato lordo pari almeno a 50 milioni e 25 milioni di patrimonio netto” e per ciò che concerne la manutenzione almeno “30 milioni di fatturato annuo lordo” e “15 milioni di patrimonio netto“. Fattore importante: viene concesso nel corso della procedura costituire o modificare cordate pronte ad offrire favorendo l’unione d’intenti anche tra soggetti che non hanno manifestato interesse inizialmente.
Passato il 18 marzo, il commissario straordinario comunicherà quali soggetti passeranno alla fase successiva della procedura a parità di requisiti:le ipotesi più accreditate? Lufthansa potrebbe farsi nuovamente viva, tanto quanto Air France – Klm. Quel che è da chiarire, ancora, è la posizione dei lavoratori di Alitalia, per i quali è stata richiesta ulteriore cassa integrazione.