La trattativa di Ferrovia dello Stato per Alitalia è stata prorogata di un mese: non molto ma si è tentato di trovare un compromesso tra quelle che sembrano essere le necessità dell’azienda in prima linea nella nuova NewCo e quelle della compagna di bandiera.
I commissari erano stati chiari: non si poteva aspettare in modo indefinito che FS riuscisse a mettere tutti d’accordo e trovasse i partner necessari alla sua acquisizione. Di tempo ne è passato ed è arrivato il momento di procedere o lasciare stare. Alla fine si è optato per una soluzione più morbida ma non troppo ed è stato ufficialmente prorogato al 30 aprile il termine per Ferrovie dello Stato per presentare l’offerta vincolante per Alitalia: in questo modo si dovrebbe arrivare con velocità al successivo piano industriale per la nuova compagnia. Un mese rispetto ai due che avrebbero voluto i vertici di Ferrovie.
Perché questa “fretta”? Per prima cosa perché sono troppi ormai i mesi di attesa sprecati nel raggiungimento di una soluzione, ma soprattutto perché al momento Alitalia, nonostante le difficoltà è abbastanza appetibile dal punto di vista commerciale e sia che si passasse ad una liquidazione, sia che come si auspica nasca questa NewCo, non vi sarebbe momento migliore per potere ottenere risultati ottimali.
E’ stato notato infatti ancora una volta che la cura dei commissari oltre ad una riduzione degli sprechi ha consentito per l’ennesima volta ad Alitalia di aggiudicarsi il titolo di compagnia più puntuale al mondo: lo ha reso noto il vettore in una nota sottolineando che il traguardo è stato raggiunto grazie all’89,31% dei voli atterrati in orario. I dati provengono da FlightStats, società indipendente Usa che ogni mese stila la classifica della puntualità dei principali vettori mondiali.