Ita Airways sarebbe pronta a richiamare Aponte per riportarlo all’interno del dossier di vendita. Una mossa che porta a chiedersi se a ottobre si riuscirà effettivamente a completare l’acquisizione del vettore.
Ita Airways ed Msc, cosa potrebbe avvenire
Secondo quanto sottolineato da Milano Finanza che riporta questa indiscrezione, il fondatore di Msc sarebbe nuovamente in lizza per acquistare parte della ex compagnia di bandiera italiana. Insieme ovviamente a Lufthansa che ne deterrebbe la maggioranza. Una mossa particolare che potrebbe allungare i tempi di vendita della compagnia o che potrebbe rivelarsi un’ottima soluzione per gestire al meglio questa spinosa gestione.
La paura dell’Esecutivo, è evidente, è quella di non possedere il giusto controllo sulle decisioni del vettore una volta che andrà in mano a Lufthansa. Ne è un esempio importante il declassamento dello scalo di Malpensa. Non è una novità il fatto che il vettore tedesco preferisca Linate e punti a rafforzarlo per poter aumentare il numero di linee transitanti al suo interno.
Si può dire quasi che Aponte stia rispondendo a una sorta di chiamata che punti alla protezione dell’italianità di Ita Airways. Non dobbiamo dimenticare che questa è praticamente la stessa Ita Airways per la quale Gianluigi Aponte era pronto a sborsare circa 560 milioni di euro. Ricordiamo infatti che l’azienda era in cordata, fino all’autunno del 2022, proprio con Lufthansa per l’acquisto della compagnia.
Se ben gestita, in linea teorica, la presenza di Aponte potrebbe portare i suoi frutti anche per Lufthansa. Ragione per la quale queste voci di corridoio risultano essere interessanti per qualsiasi tipo di interlocutore. È abbastanza evidente che il governo Meloni avvia compreso che lasciare tutto in mano ai tedeschi possa rivelarsi controproducente a livello decisionale.
Aponte vorrà essere della partita?
L’incognita maggiore è ovviamente quella di capire se Aponte voglia essere effettivamente della partita e quali sono le sue condizioni. Per quel che riguarda Ita Airways non dobbiamo dimenticare che il vettore tedesco era impegnato in una corte serrata per la sua acquisizione fin da quando si chiamava Alitalia. A ottobre l’accordo dovrebbe essere finalizzato sulle basi delle richieste tedesche. Ovvero una compagnia più snella, meno aerei, meno personale.
E un potere decisionale che per quanto coinvolgente la compagine italiana sarebbe comunque molto più forte per quel che concerne il piano industriale. Quando si parla di Ita Airways bisogna ricordare che parliamo di una compagnia ex novo rispetto ad Alitalia che però mantiene tutta una serie di criticità che ancora necessitano di essere risolte.
Riusciranno Italia e Lufthansa a trovare un accordo? Quando a ottobre, teoricamente, si chiuderanno i giochi sarà trovata una soluzione reale?