Ancora nessuna pace per il dossier di Ita Airways: Lufthansa continua a farsi avanti dopo la fine degli obblighi di esclusiva concessi a Certares e alla sua cordata.
Ancora un nulla di fatto e ancora Lufthansa
Il fondo americano, Air France – Klm e Delta erano stati scelti dal Mef tra le offerte giunte per il vettore italiano. Il problema, a quanto pare, consta nel fatto che al momento mancherebbero ancora i fondamentali industriali promessi dal gruppo.
Inutile dire che questo mette in crisi una situazione che già si protrae da troppo tempo. E nella quale il vettore tedesco non vede l’ora di inserirsi nuovamente, almeno stando alle indiscrezioni che giungono dalla stampa. Non essendo riusciti a raggiungere l’obiettivo proposto saranno necessari nuovi incontri per la definizione di una potenziale offerta finale. Qualcosa che si traduce in altri esborsi per i contribuenti, dato che sarà lo Stato a dover far fronte alle spese.
È evidente che si stia svolgendo un braccio di ferro tra il nuovo Esecutivo e la cordata del fondo Certares. Da una parte il ministro Giorgetti ha fatto sapere che gli obblighi di esclusiva sono caduti. Dall’altra è arrivata la risposta dei suddetti investitori che hanno preso atto dell’annuncio. E che hanno sottolineato di star “riesaminando” le proprie “opzioni” riguardo al mercato aereo italiano.
Problemi interni per Ita Airways
L’auspicio di tutti inizialmente era quello di evitare ancora speculazioni politiche su Ita Airways e la sua vendita. Non è un mistero che l’Italia potrebbe trovarsi anche davanti a una condanna europea per aiuti di Stato illeciti se la situazione non si risolverà. Ed è stato espresso in maniera altrettanta chiara in passato, da coloro che ora sono al governo, che avrebbero voluto che Ita Airways fosse nazionalizzata.
Nel quadro, come anticipato, non manca Lufthansa. “Stiamo monitorando il processo di vendita di Ita”, ha fatto sapere. “Rimaniamo inoltre interessati a una vera e propria privatizzazione della compagnia aerea“. Il vettore tedesco insieme al gruppo Msc rappresenta la cordata perdente del bando indetto dal Mef. Lufthansa punta al 100% della compagnia italiana e venne scartata dal governo Draghi perché lo stesso voleva mantenere un controllo sull’aspetto sociale e strategico di ita Airways.
Se ciò non bastasse, al momento la compagnia sta affrontando alcune lotte intestine. Il cda e l’amministratore delegato Fabio Lazzerini hanno revocato nelle scorse settimane le deleghe al presidente Alfredo Altavilla. Al momento la questione è in mano al tribunale di Roma, il quale dovrà decidere se l’azione del consiglio di amministrazione sia lecita e giustificata.