Secondo quanto anticipato dal quotidiano La Repubblica, la società russa del gas Gazprom avrebbe accettato di rivedere i termini delle forniture che attualmente assicurano ben 22 miliardi di gas all’italiana Eni. Il quotidiano riporta un annuncio giunto nella serata di ieri al termine di un incontro cui hanno partecipato l’amministratore delegato di Eni Paolo Scaroni e il presidente di Gazprom Alexei Miller.
All’interno dell’incontro, è emersa la volontà di far partire nel breve termine il cantiere per la realizzazione del gasdotto South Stream, il cui consorzio è partecipato da Eni con una quota del 20%. Il termine per la realizzazione del gasdotto è stato convenzionalmente stabilito nel dicembre dell’anno in corso, in evidenza di come l’avanzamento del progetto stia già avvenendo attraverso il rispetto di un ritmo consolidato nel programma concordato tra le parti protagoniste dell’opera.
L’anticipazione del quotidiano La Repubblica è poi stata confermata con una nota nella quale si precisa altresì come Scaroni e Miller abbiano discusso la preparazione della documentazione per l’adozione della c.d. Final Investment Decition (FID) sul tratto offshore del progetto South Stream entro la fine del mese di novembre 2012.
Per quanto concerne l’andamento di Borsa del titolo e dell’intero paniere FTSE MIB al momento della nostra redazione dell’articolo, l’indice più rappresentativo di Borsa Italiana risulta essere in incremento di 0,40 punti percentuali, poco sotto i 16.900 punti.
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Eni è invece pressochè stabile, in lieve apprezzamento di 0,06 punti percentuali a 17,6 euro, dopo aver toccato un minimo di 17,56 euro e un massimo di 17,64 euro. Vengono inoltre consolidati discreti livelli di scambio dei titoli azionari ordinari della società, a conferma dell’interesse degli investitori nei confronti del futuro societario.
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