La Banca di Sassari, uno degli istituti che fa parte integrante del gruppo Bper, potrà ricordare il 2011 come l’anno in cui la raccolta netta e gli impieghi sono aumentati in maniera decisa: si tratta, infatti, dei due dati finanziari che sono emersi con maggiore evidenza per quel che concerne lo scorso anno, tanto da meritare l’importante approvazione da parte dell’assemblea dei soci. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che il conto economico dell’istituto di credito sardo è stato chiuso con un risultato positivo pari a 9,3 milioni di euro, un buon progresso rispetto ai 6,4 milioni che furono conseguiti nel corso del 2010.
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Di conseguenza, si è anche deciso di fissare il dividendo azionario a quota sei centesimi per ogni singolo titolo. Secondo quanto affermato da Ivano Spallanzani, il quale ricopre il ruolo di presidente del Consiglio di Amministrazione, l’importo appena menzionato deve essere considerato come piuttosto significativo, dato che è stato conseguito e realizzato in un momento storico ed economico difficile e contrastato. Un ottimo contributo in questo senso è stato fornito senza dubbio da tutte le voci di bilancio, ma bisogna sottolineare soprattutto l’operato di alcune divisioni della banca in questione, ovvero quella retail e quella “consumer”.
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Come è già stato spiegato in precedenza, infatti, la raccolta diretta che si può imputare alla clientela ordinaria ha avuto un miglioramento importante di 1,51 punti percentuali; tra queste operazioni è necessario includere i pronti contro termine, fondamentali per arrivare alla data del 31 dicembre con un totale di 1.426,1 milioni di euro. Se invece si considera la raccolta indiretta, allora la musica cambia: il confronto con il 2010 ha messo in evidenza un calo di quattro punti percentuali, ma la Banca di Sassari ha affermato che si tratta di stime e dati perfettamente in linea con il sistema bancario nazionale.