La vigilia dei conti non ha certo portato fortuna al Banco Popolare: l’istituto di credito veronese presenterà proprio nel corso della giornata odierna i risultati finanziari conseguiti nel 2011, ma intanto deve fare i conti con gli 0,74 punti percentuali che sono stati persi ieri a Piazza Affari, con la quota complessiva che si è attestata sugli 1,62 euro per la precisione. Le aspettative dei principali analisti finanziari sono comunque improntate all’ottimismo e alla positività, visto che si parla con insistenza di un utile netto che dovrebbe crescere fino a 565 milioni di euro, nonostante la maggior parte di questa somma sia rappresentata dai benefici che sono stati ottenuti.
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Tra l’altro, non regge il confronto con il bilancio vantato dal gruppo nel 2010, dato che in quella occasione lo stesso utile si era fermato ad appena 185 milioni di euro. Un altro spunto interessante è fornito senza dubbio dal dividendo da distribuire, con gli esperti che hanno assicurato l’assenza di un qualsiasi tipo di pagamento almeno per l’anno attualmente in corso; d’altronde, nel 2010 la cedola non era stata proprio esaltante, tre centesimi di euro per ogni singolo titolo azionario, ma comunque gli azionisti avevano potuto contare su di essa. In aggiunta, anche i ricavi della banca veneta sono destinati a crescere, più precisamente di 3,6 punti percentuali, grazie soprattutto agli utili derivanti dal trading.
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Meno ottimismo c’è invece per le commissioni nette. Il quadro viene poi completato dai costi operativi, i quali sono previsti in calo del 2% per un importo totale di 2,4 miliardi di euro, e dalle svalutazioni sui prestiti, sostanzialmente in linea con quanto registrato nel trimestre precedente. In conclusione, non bisogna dimenticare che le svalutazioni finanziarie degli ultimi tre mesi del 2011 sono state comprese tra sei e sette milioni di euro, a causa, in particolare, dei titoli di Stato relativi alla Grecia.