C’è un dividendo che fa molto parlare e discutere in questi giorni ed è quello di Iren: si tratta, come è noto, della spa di Reggio Emilia che opera come multiservizi (in particolare nell’ambito dell’energia elettrica), a cui è stato richiesto di presentare in tempi brevi un importante piano industriale. L’invito è giunto direttamente dal municipio reggiano, con il sindaco Graziano Delrio che ha auspicato una maggiore focalizzazione sugli assets strategici e una accelerazione decisa per quel che riguarda la politica delle dismissioni. D’altronde, non si può che provvedere in questo senso, dato che l’indebitamento del gruppo è molto vicino ai tre miliardi di euro, come è stato evidenziato dai recenti risultati relativi al 2011.
►IL DIVIDENDO IREN DIVIDE SINDACI E DIREZIONE GENERALE
Altre richieste molto precise sono giunte poi dai sindaci di Parma e Piacenza (questi ultimi detengono una quota di Iren pari al 20% del capitale), in particolare per quel che concerne un aumento del dividendo da distribuire (da 0,013 a 0,026 euro per la precisione). Come si è potuto comprendere, la spa emiliana viene attualmente controllata da un vero e proprio patto di sindacato che è stato realizzato fra diversi comuni (anche quelli di Torino e Genova sono direttamente interessati), tanto che la quota in questione è salita negli anni fino al 59,5% del capitale totale.
►RIASSETTO EDISON 2012 BOCCIATO DA CARLO TASSARA
Anche il sindaco di Torino, Piero Fassino, sembrerebbe disposto a incrementare il valore di tale cedola, anche se bisogna comprendere quale sia la fattibilità di una operazione del genere, altrimenti si potrebbe sempre optare per un dividendo straordinario aggiuntivo nel giro dei prossimi mesi. Lo stesso Delrio, comunque, rimane convinto che le scelte del consiglio di amministrazione sul dividendo di Iren possano essere corrette in modo adeguato, in particolare s e si pensa a tutte le minusvalenze che ci sono in relazione al riassetto attuale di Edison e ai problemi sui covenant.