Si sta parlando tanto in questi giorni del prestito obbligazionario di cui sarà protagonista a breve Enel, ma non bisogna dimenticare i risultati che sono stati raggiunti dallo stesso ente energetico nel corso del 2011: il gruppo, infatti, ha reso note tutte le cifre relative alla propria situazione finanziaria, mettendo in luce delle buone condizioni di salute. Anzitutto, non si può non cominciare questa trattazione senza ricordare che i ricavi hanno raggiunto quota 79,5 miliardi di euro, con un rialzo rispetto a un anno prima di ben 8,3 punti percentuali. Un discorso simile, anche se la crescita è stata più moderata, è quello che si deve fare in relazione al margine operativo lordo di Enel, con i suoi 17,7 miliardi di euro e il +1,1% registrato in tal senso.
A completare il quadro, poi, ci ha pensato l’indebitamento finanziario netto, in calo dello 0,7% e ormai giunto a 44,6 miliardi di euro. Il consiglio di amministrazione ha fornito la sua approvazione a tutti questi dati preliminari consolidati, i quali descrivono un esercizio tutto sommato positivo. In effetti, i target che erano stati preannunciati sono stati conseguiti in maniera importante; addirittura non ci si aspettava un balzo così evidente per quel che concerne lo stesso margine operativo lordo, dopo che la comunità finanziaria era venuta a conoscenza di previsioni inferiori a quanto realmente accaduto. Non è un caso, inoltre, che le stime siano state rese pubbliche in coincidenza con il già citato bond retail, si tratta di un biglietto da visita perfetto da presentare agli investitori interessati.
L’unica pecca, però, è rappresentata dall’assenza dell’acconto sul dividendo, il quale non sarà distribuito nel corso di quest’anno, nonostante gli ultimi anni siano stati improntati all’opposto. I dieci centesimi di euro per ogni titolo azionario di novembre sono stati un anticipo votato alla prudenza, ma non mancano le disponibilità finanziarie (circa venticinque miliardi di euro per la precisione).