Le condizioni poco favorevoli sui mercati obbligazionari stanno spingendo Enel a tenere in stand-by il lancio del nuovo bond ibrido. A confermare questa scelta è l’amministratore delegato del gruppo elettrico, Fulvio Conti, che in realtà già all’inizio del mese aveva fatto intendere che il bond sarebbe rimasto per qualche tempo fermo ai box in attesa di un miglioramento delle condizoni di mercato. Secondo quanto dichiarato da Conti, i mercati sarebbero ancora troppo nervosi e in casa Enel non c’è alcuna fretta di spingere sull’acceleratore per il lancio di questo bond.
Il mercato apprezza la notizia e mette le ali al titolo Enel, che si avvia a chiudere la seduta odierna con un deciso rialzo. Quando manca circa mezz’ora alla chiusura delle contrattazioni ufficiali a Piazza Affari, le azioni Enel guadagnano il 3,27% a 2,464 euro, favorite anche dal buon andamento dei mercati azionari dopo la diffusione del pil americano inferiore alle attese che potrebbe quindi allontanare l’ipotesi di una riduzione del piano di QE della FED.
Per Enel arriva anche una boccata d’ossigeno dopo una lunga serie di perdite consecutive. Due giorni fa il titolo è sceso addirittura sui livelli più bassi da oltre due mesi a 2,376 euro. Da inizio mese la perdita sfiora il 10%, grazie al rimbalzo odierno. Lo slittamento dell’emissione obbligazionaria del colosso dell’elettricità italiano deriva sia dalle condizioni poco favorevoli del mercato sia dall’accoglienza molto timida ricevuta nel corso del road show. Il bond ibrido dovrebbe essere allocato per un importo complessivo compreso tra i 2 miliardi e i 3 miliardi di euro.
Sarà suddiviso in tre tranche, in euro, dollari americani e sterline, con rendimenti tra il 7% e l’8%. In base al programma stilato dal top management, e deliberato dal consiglio di amministrazione, Enel potrà emettere fino a 5 miliardi di euro di bond ibridi entro il 2014. Agli analisti non piace l’idea del bond ibrido, anche se consentirà al gruppo di mantenere invariato l’attuale credit rating.