Il cavallino è sempre più rampante e la Ferrari non può che risentirne in maniera positiva: la celebre casa automobilistica di Maranello ha fatto registrare un fatturato davvero importante nei primi nove mesi di questo 2011, mettendo in luce, in particolare, dei buoni ricavi (quasi il 19% di rialzo) e delle ottime consegne (+12,3%). Anche gli altri indicatori economici, comunque, hanno mostrato un andamento più che positivo, come, ad esempio, l’utile della gestione ordinaria, ancora più importanti se si considera che sono stati conseguiti in un periodo finanziario così difficile. Le stime in questione, inoltre, sono state rese note dal consiglio di amministrazione della Ferrari, a cui era presente anche il numero uno Luca Cordero di Montezemolo.
Tra gli altri elementi di ci si può vantare in questo momento figura senza dubbio il flusso di cassa industriale, ma così in alto come nel periodo in questione; in effetti, quest’ultimo ha raggiunto un totale di 240 milioni di euro, ma non bisogna dimenticare nemmeno la crescita di cinque punti percentuali che ha riguardato gli investimenti relativi alla Ricerca e Sviluppo (211 milioni totali). Insomma, in tempi di crisi la Ferrari è ampiamente in grado di autofinanziarsi. Si parlava di cessioni in precedenza, che cosa c’è da aggiungere in tal senso? Un contributo determinante è stato fornito senza dubbio dagli Stati Uniti, ma anche dal Canada e dai paesi del Sud America.
In questo caso, sono state vendute 1.436 vetture, mentre la Cina, insieme a Taiwan e Hong Kong, ha assistito al superamento di quota 542 da questo punto di vista, il secondo mercato a livello internazionale a cui la Ferrari può fare riferimento. Nel Vecchio Continente, invece, l’ha fatta da padrona la Germania (503 vetture vendute), seguita a ruota dal Regno Unito (384 unità). Infine, un ultimo cenno lo merita il merchandising, con i cinquanta negozi presenti nel mondo e nuove partnership in previsione per il 2012.
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