Una nota congiunta tra la Glencore e la Xstrata ha dato ufficialmente il via alla procedura di fusione “tra pari” che porterà le due società ad unirsi in un matrimonio che le porterà a creare un colosso delle materie prime valutato (in termini di capitalizzazione di mercato) almeno 69 miliardi di dollari. Una opportunità definita “unica” dal nuovo top management della società, e che potrebbe rappresentare una delle operazioni straordinarie sul capitale più importanti dell’anno sul panorama europeo azionario.
Nella nota che accompagna l’ufficialità dell’operazione, si legge la volontà di creare un grande operatore, “pienamente integrato nella catena produttiva delle materie prime, dall’estrazione e la lavorazione, dallo stoccaggio, il trasporto e la logistica fino al marketing e alla vendita”. La fusione avverrà attraverso lo scambio azionario: gli azionisti di Xstrata riceveranno infatti 2,8 azioni di nuova emissione, rappresentative del capitale sociale di Glencore, per ogni titolo posseduto.
Interessante il premium price riconosciuto agli azionisti, che incasseranno il 15,2% in più del valore delle azioni di mercoledì scorso, la giornata alla vigilia dell’annuncio delle prime indiscrezioni sulla ricerca di un’intesa tra i due colossi operanti nel comparto delle materie prime.
Per quanto concerne gli aspetti manageriali, e meno tecnici, il nuovo chief executive officer della società sarà l’attuale amministratore delegato di Xstrata, Mick Davis. Dal proprio canto, l’amministratore delegato di Glencore, Ivan Glasenberg, diventerà il suo vice-CEO. Proprio Davis ha commentato in maniera molto soddisfatta il buon esito dell’accordo, affermando come “la fusione tra i due gruppi offre un’opportunità unica di creare un nuovo modello di business nel settore, rispondendo ai cambiamenti ambientali. È un passaggio logico per due attori complementari”.
Gli azionisti di Xstrata, al termine della procedura straordinaria, avranno in mano il 45% della nuova società, che si pone già come un leader del settore in alcune aree del Sud America.
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