Per Mediolanum i conti societari relativi ai primi tre mesi del 2013 hanno presentato il secondo miglior trimestre di sempre. L’utile netto consolidato si è attestato a 136,7 milioni di euro, in calo del 23% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’utile netto sul mercato italiano è sceso del 28% a 125,3 milioni di euro.Tuttavia, il dato è superiore alle stime degli analisti finanziari, che si aspettavano un profitto netto delle attività domestiche pari a 107 milioni di euro.
Bisogna poi ricordare che nel primo trimestre del 2012 sul risultato finale influì un poderoso recupero di valore degli investimenti a fair value. Infatti, l’impatto sul risultato netto prima delle tasse fu di oltre 63 milioni di euro. Il totale delle masse gestite e amministrate dal gruppo di bancassurance milanese è salito del 9% a 53.612 milioni di euro. Da inizio anno la crescita è pari al 4%. La raccolta netta di Banca Mediolanum è stata positiva per un totale di 717 milioni di euro.
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La raccolta fondi e gestioni ha raggiunto un miliardo di euro. Inoltre, nel mese di aprile è stato riscontrato il record di sempre della raccolta netta in fondi e gestioni a 538 milioni di euro, per cui il risultato da inizio anno è balzato a 1,538 miliardi di euro. Dalla società fanno notare come il trend delle commissioni nette di gestione sia in costante crescita, ma anche le commissioni di performance sono sopra la media storica. Sul titolo gli analisti continuano a esprimere giudizi positivi e ottimisti per il futuro.
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Equita Sim consiglia di comprare le azioni Mediolanum (rating “buy”), con target price fissato a 6,2 euro. Gli esperti di Banca Imi, invece, ritengono che le azioni devono essere aggiunte in portfolio (“add”) per un prezzo obiettivo stimato a 4,84 euro. Più cauta nel suo giudizio Mediobanca, che ribadisce la sua raccomandazione “neutral” con target price a 5 euro. A Piazza Affari il titolo Mediolanum ha chiuso la seduta di borsa con un rialzo dello 0,37% a 5,45 euro. Il titolo è salito sui livelli più alti da giugno 2007.