La domanda per i bund a 10 anni tedeschi risulta essere la peggiore di sempre tanto che all’asta sono stati piazzati solo il 65% dei titoli in previsione; se da un lato il dato è preoccupante, dall’altro un rallentamento negli acquisti dei titoli del debito è ciclico e stagionale e nei momenti di crisi finisce per risaltare di più che in altri periodi. Nel quadro globale in cui siamo inseriti in questo momento è difficile pretendere che tutte le aste vadano bene anche per la Germania che fino a poco tempo fa’ sembrava accusare pochissimo della crisi dell’Euro. Se aggiungiamo poi che buona parte delle persone che ora si occupano di titoli di Stato non li ha mai veramente seguiti prima che si iniziasse a parlare di “spread Btp-Bund” ecco allora che si arriva facilmente a sopravvalutare una serie di aspetti che invece sono secondari.
La reazione dell’azionario praticamente nulla alla notizia conferma che le tensioni sono su ben altri fronti e nonostante il periodo sia negativo e sembra in previsione un crollo per fine giornata le cause sono da cercare altrove e per il momento rimangono oscure; i dati in uscita nel pomeriggio potrebbero influire, ma la “guida” sul mercato arriva ancora una volta dalla situazione grafica che aiuta a decifrare i livelli di intervento.
La perdita di 14050 punti di FTSE-Mib darà il via alle vendite della giornata di oggi, con la conferma però di Wall Street che dovrà contestualmente scendere sotto a quota 11480 punti; proprio a Wall Street però è attesa l’inversione che si confermerà se in apertura rivedremo 11550 punti per poi salire oltre 11600; questo è il livello psicologico da superare per avviare il nuovo tracy+1 anche in Europa e proprio da qui potrebbe anche iniziare il nuovo intermedio. Massima attenzione quindi oltre-oceano anche se i volumi si stanno riversando sul Forex al momento vista l’inattività dei mercati Europei, ancora congelati.
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