Le azioni Moleskine hanno chiuso il primo giorno in borsa con una flessione dello 0,87% a 2,28 euro. Per Moleskine debutto brillante a Piazza Affari, ma con il passare delle ore il rialzo si è velocemente sgonfiato anche a causa della debolezza del mercato azionario italiano (indice FTSE MIB ha chiuso con un netto calo del 2,28%). Il titolo era riuscito a salire in mattinata fino a 2,39 euro (+3,91%), ma poi è avvenuto un movimento ribassista fino a 2,216 euro (-3,79%). Alla fine Moleskine ha limitato le perdite chiudendo a 2,28 euro.
Il prezzo Ipo 2,3 euro è stato così violato al ribasso in chiusura, ma la scoietà dei taccuini resi celebri da Bruce Chatwin avrà tempo per rifarsi. Il prezzo del collocamento è avvenuto a metà strada tra la forchetta di 2-2,65 euro, stimata inizialmente in sede di Ipo. Moleskine si è presentata in borsa, sul segmento STAR, con una capitalizzazione di mercato pari a 487,6 milioni di euro. Dall’Ipo, che ha visto richieste pari a 3,6 volte l’offerta totale, Moleskine ha raccolto 269 milioni di euro.
Moleskine è la prima matricola di Piazza Affari del 2013. L’amministratore delegato Arrigo Berni ha dichiarato che la quotazione in borsa è solo un punto di partenza, ma la società ha in mente numerosi obiettivi. I proventi realizzati con la vendita di azioni rivenienti dall’aumento di capitale saranno utilizzati per ridurre il debito. Berni ha sottolineato che il mix di tasso di crescita, redditività e flusso di cassa è superiore a quello delle società del lusso. Ad ogni modo Moleskine è paragonabile proprio a una luxory company.
Negli ultimi 4 anni il tasso annuo medio di crescita del giro d’affari è stato pari al 25%, ma secondo Berni Moleskine continuerà a mostrare tassi di crescita così elevati anche nei prossimi esercizi. Berni fa poi notare che la società è ancora in una fase iniziale di penetrazione della clientela potenziale, che in Italia viene stimata in circa 9 milioni di persone. Lo stesso target è in Cina, dove Moleskine ha già aperto quattro punti vendita a Shanghai e ne aprirà altri tre nel giro di pochi mesi. In Italia i primi negozi retail sono stati aperti nel 2012.