Continua il crollo in borsa per le azioni Banca Monte dei Paschi di Siena, in attesa della pubblicazione dei risultati di bilancio relativi all’esercizio 2012 in programma questa mattina. Stasera, invece, a partire dalle ore 18,45 inizierà la conference call a commento dei risultati di bilancio. Ieri il titolo Banca Mps ha perso il 4,29% a 0,185 euro, scendendo fino a 0,1807 euro sui minimi più bassi da agosto 2012. I prezzi potrebbero scendere ancora molto, con una proiezione fino ai minimi storici di 0,1432 euro toccati a fine luglio scorso.
Da inizio anno le azioni dell’istituto bancario di Rocca Salimbeni, afflitte dallo scandalo dei derivati, della falsificazione dei vecchi bilanci e dal suicidio di un manager, hanno perso il 22%. Tuttavia, dai top annuali di fine gennaio scorso posti a 0,313 euro, la perdita è ancora più pesante: -69%. Ieri il crollo del titolo è stato causato principalmente dal forte ampliamento dello spread Btp-Bund fino a 350 punti base.
► MPS: ECCO PERCHE’ LA BANCA NON FALLIRA’
Secondo le stime elaborate da Bloomberg, la banca più antica del mondo dovrebbe accusare il colpo dello scandalo derivati e delle conseguenti rettifiche su crediti, oltre che delle svalutazioni sugli avviamenti. Viene stimata una perdita netta di 2,3 miliardi di euro nel 2012. Come indicato a inizio febbraio scorso, le svalutazioni legate alle perdite su derivati dovrebbero essere pari a 730 milioni di euro. In attesa dei conti Kepler ribadisce il suo giudizio “reduce” sul titolo, ovvero ridurre l’esposizione in portafoglio, con target price fissato ancora a 0,22 euro.
► MPS: SVALUTAZIONI PER 730 MILIONI NEL 2012
Mediobanca, che valuta il titolo con rating “neutral” e target 0,22 euro, è molto interessata a valutare l’impatto delle rettifiche sui crediti sui coefficienti di patrimonialità della banca. Nel frattempo le indagini portate avanti dalla Procura di Siena, nell’ambito dello scandalo dei derivati, vanno avanti senza soste. Oggi i magistrati saranno a Milano, domani a Lugano. Il focus è sull’attività della cosiddetta banda del 5%, alla quale sembrerebbe facesse parte anche l’ex capo dell’area finanza di Mps, Gianluca Baldassarri.