Per Banca Mps lo scandalo derivati potrebbe avere ripercussioni talmente negative che la banca dovrà fronteggiare i danni per i prossimi vent’anni. Ad affermarlo sono i pm di Siena, secondo i quali l’operazione di ristrutturazione del derivato Alexandria avrebbe generato un risultato economico particolarmente negativo da provocare ingenti perdite con effetti sul bilancio della banca senese fino al 2034. Secondo i pm non c’è la possibilità di arginare questa situazione nemmeno attraverso l’azione civile proposta dagli attuali vertici societari contro la banca nipponica Nomura.
I pm Giuseppe Grosso, Antonino Nastasi e Aldo Natalini lo hanno sottolineato nelle 68 pagine d’ordinanza del sequestro di oltre 1,8 miliardi di euro attuato nei confronti di Sadeq Sayeed, Raffaaele Ricci (entrambi manager di Nomura all’epoca dei fatti), Antonio Vigni (ex direttore generale di Mps), Gianluca Baldassarri (ex capo area finanza Mps) e Giuseppe Mussari (ex presidente). Secondo i pm questi personaggi, in combutta tra di loro, hanno messo a punto azioni criminose lesive peer Mps e a vantaggio di Nomura.
Queste persone hanno compiuto atti gravissimi concretizzando una truffa pluriaggravata in relazione all’operazione Alexandria tra Siena (dove venivano eseguiti e sottoscritti i contratti) e Londra (dove si mettevano a punto accordi per la pianificazione della pattuizione illecita). Il periodo contestato dai pm è compreso tra luglio e ottobre 2009, ma viene sottolineato che queste operazioni avranno effetti negativi permanenti fino al 2034. I magistrati hanno scritti nel documento che la complessa operazione Btp 2034 è stata realizzata in un momento di grande difficoltà finanziaria per Mps.
Secondo i pm questa operazione sta creando ancora problemi e li creerà fino alla naturale scadenza del contratto. Il provvedimento di sequestro disposto due giorni fa contro Nomura e gli ex vertici della banca senese è stato attuato perché non c’è modo di invalidare i contratti in essere attraverso l’azione civile. Ieri mentre Piazza Affari -0,96% su effetto Weidmann, il titolo Banca Mps guadagnava lo 0,21% a 0,1939 euro. Negli ultimi giorni la volatilità è diminuita molto, ma il titolo Mps vale 10 centesimi secondo Exane.