L’apertura in leggero gap-down sotto il break-away point del doppio massimo disegnato tra il 13 ed il 17 Ottobre non ha dato il via al sell-off che ci si sarebbe potuti attendere in situazioni normali; la tensione sul mercato è altissima ed i titoli sono stretti nella morsa con volumi in calo in attesa dell’apertura di Wall Street.
La fiducia degli investitori nel Vecchio Continente è ai minini storici e le preoccupazioni sul settore bancario aumentano giorno dopo giorno da quando la BCE ha dimostrato di non saper gestire la situazione come invece ci si aspettava. Oltre oceano la situazione forse è migliore, ma la tensione per i risultati societari imminenti è altissima; per assurdo le aspettative migliori sono proprio sulle banche d’affari che in qualche modo hanno alimentato il mercato “di carta” contro cui OccupyWallStreet sta manifestando da giorni mentre in bilico tutti i settori che invece hanno accusato il calo dei consumi ed ancora soffrono per la crisi del debito precedente.
La preoccupazione è alta, ma in effetti non sono previste situazioni estreme ed anzi nel complesso, in un quadro generale che è andato peggiorando velocemente, potrebbero esserci delle buone per gli investitori.
Tornando in Europa e più precisamente a Piazza Affari, la giornata come detto precedentemente è blindata per il momento ed i livelli sul Mib si stringono tra 16000 e 15750; l’uscita dal range farà capire la direzione da seguire anche sul Dow Jones fino a chiusura, mentre il mantenimento overnight delle posizioni sia al rialzo che al ribasso è altamente sconsigliato. Ammissibile l’incremento di strategie in opzioni sulla volatilità, anche se bisogna preparare comunque un piano di riserva che includa il roll-over di emergenza verso scadenze più lontane.
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