Il bilancio 2012 si è chiuso positivamente per Pirelli & C., in particolare con utili e cedola in aumento. Il titolo ha chiuso la seduta di borsa con un rialzo dell’1,48% a 8,925 euro. L’utile netto del gruppo della Bicocca è cresciuto del 27,2% a 398,2 milioni di euro. Nel 2011 l’utile complessivo era stato pari a 440,7 milioni di euro, ma solo grazie all’impatto positivo giunto da 128 milioni di euro di imposte differite attive pregresse. Il consiglio di amministrazione ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a 0,32 euro per ogni azione ordinaria.
Si tratta di un aumento del 18,5% rispetto alla cedola pagata sull’esercizio 2011, pari a 0,27 euro. Cresce anche il dividendo sulle azioni di risparmio a 0,39 euro dai 0,34 euro dell’anno precedente. Il monte-dividendi complessivo è di 157 milioni di euro. Per quanto riguarda gli indicatori di redditività, il risultato operativo lordo è aumentato del 34,2% a 780,8 milioni di euro, mentre l’ebitda ante oneri di ristrutturazione è cresciuto del 27% a 1,11 miliardi di euro.
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Il giro d’affari è aumentato del 7,4% a 6,071 miliardi di euro. Durante la conference call di ieri, il presidente Marco Tronchetti Provera ha fornito qualche indicazione per l’anno in corso. Il primo trimestre del 2013 è atteso debole, a causa della crisi economica più accentuata in Europa. I ricavi totali sono attesi in crescita del 4-5% tra 6,3 e 6,4 miliardi di euro, grazie alle stime di maggiore crescita in Russia, America Latina e altri mercati emergenti.
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Nel bilancio 2012 il risultato delle partecipazioni è stato negativo per 52,2 milioni di euro. Svalutate le partecipazioni in Rcs MediaGroup per 20,1 milioni, in Mediobanca per 16,8 mlioni, in FC Inter per 6,7 milioni, in Alitalia per 4,8 milioni, in Fin.Priv. per 4,2 milioni. Inoltre, per il 2012 Pirelli ha deciso di non distribuire alcun premio variabile al management per il mancato raggiungimento delle soglie di accesso del piano di incentivazione.