L’agenzia di rating statunitense Standard & Poor’s ha tagliato il giudizio sul merito di credito di Edison al livello “junk”, cioè spazzatura, classificando la società tra gli emittenti speculativi “non investment”. Edison è leader in Italia nei settori dell’approvvigionamento, produzione e vendita di energia elettrica, gas e olio grezzo. S&P ha effettuato il downgrade del debito di lungo termine a “BB+” da “BBB-“ con credit watch “negative”. Tagliato anche il giudizio sul rating di breve periodo a “B” da “A-3” e il profilo di credito stand alone di un notch a “BB” da “BB+”.
Il motivo principale del declassamento risiede nei continui ritardi nel completamento del riassetto dell’azionariato. La Consob deve, infatti, ancora esprimersi sulla congruità del prezzo di 0.84€ per azione a cui i francesi di EDF vorrebbero realizzare l’Opa su Edison. Secondo gli analisti di S&P, questa situazione di stallo pregiudica “la capacità del gruppo di assicurarsi finanziamenti di lungo periodo necessari per far fronte ai rilevanti impegni di breve termine”.
Edison, da parte sua, conferma di continuare a collaborare con la Consob per fornire tutti i dettagli da essa richiesti per definire le modalità dell’Opa nei tempi previsti. Dietro la bocciatura al livello “junk” ci sono poi altre motivazioni, più strettamente legate alla congiuntura di mercato. Secondo S&P ci sono delle “difficoltà delle condizioni di mercato nelle attività midstream nel gas e la continua pressione sulle attività elettriche in Italia, che porteranno ad una ripresa del cash flow nel 2012 e nel 2013 più lenta di quanto previsto”.