Il colosso italo-francese STMicroelectronics ha chiuso il primo trimestre del 2013 con un giro d’affari di 2,01 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 2,162 miliardi di dollari dell’ultimo quarter del 2012. Il margine lordo si è attestato al 31,3%, in linea con la guidance. La perdita netta è stata di 171 milioni di dollari, dovuta soprattutto alla partecipazione al 50% alla perdita e ai costi di ristrutturazione della joint venture ST-Ericsson. Escludendo la zavorra ST-Ericsson, i ricavi netti di Stm sono scesi del 3% su base sequenziale.
Alla borsa di Milano ieri il titolo Stm ha guadagnato l’1,17% a 5,615 euro. Quasi tre mesi fa su Stm target alzato da Ubs a 6,3€. Al 31 marzo la posizione di cassa netta di Stm è risultata pari a 1,1 miliardi di dollari, rettificata considerando il debito di 83 milioni di dollari di ST-Ericsson nei confronti del partner svedese. Rispetto al 31 dicembre scorso è avvenuta una diminuzione di 900 milioni di dollari. Il Consiglio di sorveglianza del gruppo guidato dall’amministratore delegato Carlo Bozotti ha approvato la proposta del Managing Board di un dividendo di 0,1 dollari per azione.
Ora la proposta di dividendo sarà sottoposta all’attenzione della prossima Assemblea generale annuale 2013, che sarà così chiamata a deliberare la distribuzione di un dividendo cash unitario di 0,1 dollari per azione per il secondo trimestre e di 0,15 dollari per il terzo trimestre con date di pagamento rispettivamente previste per giugno e settembre prossimo. Rispetto alla precedente distribuzione della cedola su base trimestrale non c’è stata alcuna modifica dell’importo, dopo che Stm chiude 2012 con trimestre in perdita.
Mentre la distribuzione della cedola di Stm è per ora deliberata una volta ogni anno dall’Assemblea generale annuale su proposta del Consiglio di sorveglianza e i relativi pagamenti vengono effettuati in quattro rate trimestrali di eguale ammontare, la distribuzione del dividendo trimestrale avverrà su base semestrale piuttosto che una volta ogni anno. Questa modifica consentirà al gruppo di allinearsi maggiormente con il modus operandi nel settore dei chip e di gestire al meglio la liquidità per il raggiungimento degli obiettivi del management.