Amazon, il sito di acquisti online ha annunciato i risultati del terzo trimestre di quest’anno: l’utile netto, seppur positivo, è calato del 73% a $63 milioni pari a $0,14 per azione, i ricavi si sono attestati a 10,88 miliardi di dollari. Il consensus era di $0,24 per azione. Per quanto riguarda le spese operative sono cresciute del 48% e di conseguenza il margine operativo è diminuito dello 0,7%. A cosa é dovuto questo calo di risultato? Occorre considerare che il leader mondiale del commercio elettronico negli ultimi mesi ha continuato ad investire massivamente nella sua rete di distribuzione, in nuovi prodotti e servizi.
Non ultimo l’Amazon Kindle Fire, realizzato soprattutto nel tentativo di spodestare l’iPad 2 di Apple, e in effetti in base alle prime prenotazioni il tablet sembra che abbia riscosso i risultati sperati: i pre-ordini, da record, toccano le 50.000 unità al giorno, battendo l’ipad. Le vendite del Kindle Fire andranno benissimo almeno secondo le stime, ogni ora ne vengono mediamente prenotate circa 2.000 unità. Dietro al grande risultato di vendita però si cela una forse azzardata politica di marketing contro Apple, il tablet che Amazon intende vendere per rubare quote di mercato al più costoso iPad di Apple costa solo 199 dollari e per applicare questo prezzo, secondo alcuni analisti, l’azienda on line perde 10 dollari a esemplare.
Il risultato dell’ultimo trimestre e le aspettative hanno quindi convinto la società di Seattle a una maggiore cautela nelle previsioni per il quarto trimestre, anche se l’ad e fondatore di Amazon conta molto sull’aumento del fatturato grazie alle vendite di musica, libri e film sul nuovo Kindle per compensare le perdite dovute al prodotto. I risultati della relazione trimestrale si sono immediatamente abbattuti su Piazza Affari: il titolo del negozio on line nell’afterhours è sceso del 15% a un valore di 193 dollari per azione, dopo avere chiuso la seduta in ribasso del 4,4% a 227,15 dollari.
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