Piazza Affari si avvia alla chiusura di giornata con una performance del 4%, in linea con tutti gli altri mercati e con il cambio Euro/Dollaro; a brillare sul listino italiano è ovviamente il settore bancario che guadagna quasi il 5% e vede nelle blue-chips tutti i titoli nella parte alta del listino (tranne Unicredit che guadagna un modesto 2%). Le notizie del giorno ovviamente riguardano proprio le banche e per la precisione si tratta dell’annuncio di interventi globali a sostegno dei mercati che vedono l’impegno congiunto di Banca Centrale Europea, Banca centrale del Canada, Banca d’Inghilterra, Banca del Giappone, FED e Banca Nazionale della Svizzera; finalmente quindi sembra arrivato il momento in cui le Banche Centrali si sono rese conto che agire in solitaria non porta i miglioramenti attesi da mesi e per questo la risposta dei Mercati è stata più che positiva.
A sorpresa poi apprendiamo che la Cina abbassa il coefficiente di riserve richieste alle banche come primo intervento a sostegno della liquidità. Tutto questo però altro non è che l’inizio della lotta alla recessione ed anche se la risposta del Mercato è stata positiva la tensione invece di diminuire aumenta; il Vix scende ma gli spread con il Bund sono ancora elevati e questo dimostra come certi Paesi interni all’area Euro sono ben distanti dalla situazione di altri e per questo le misure richieste devono essere prese tempestivamente.
Gli acquisto si riversano anche su Wall Street che al momento guadagna il 3.71% portandosi a 11984 punti; il livello di supporto ora si aggiorna a 11840 che diventa il primo dei campanelli di allarme, seguito direttamente da 11650 che invece è il livello di short sul grafico daily.
Tornando al mercato Italiano invece il recupero di 15000 punti da parte del Mib infonde nuova fiducia nelle blue-chips spostando i punti di allarme a 14750 e 014500 punti rispettivamente a livello intraday (valido per domani) ed a livello daily.
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