Brutta giornata a Piazza Affari; dopo due giorni di incertezza l’indice sembra cedere terreno e la divergenza con il Dow Jones pesa sull’Europa a metà ottava. L’andamento positivo e lineare dell’indice USA contrasta il sentiment di incertezza che domina l’Eurozona e crea una nuova fase divergente che allontana le due valute generando una sorta di “turbolenza” sui book del Forex.
A complicare la situazione Italiana c’è la questione sul settore bancario e quella sul settore assicurativo; i due trascinano gli indici italiani mantenendo una sorta di equilibrio prossimo alla parità ma in procinto di sbilanciarsi da un lato. Secondo i conteggi ciclici potrebbe esserci un close settimanale al ribasso in vista del close del primo ciclo settimanale che si prevede possa scendere sotto a 16500 temporaneamente per chiudere il gap lasciato aperto la scorsa ottava.
L’abandoned baby del 16 febbraio scorso (pattern che prevede un giorno di contrattazioni lontano dal range dei due giorni adiacenti) ha lasciato una finestra di prezzo prossima a quota 16400 che diventa in questo momento il target del movimento ribassista atteso. L’eventuale ripartenza verso l’alto per il recupero di quota 17000 ed il troncamento ciclico troverebbe conferme con il recupero immediato di quota 16700 che è la resistenza valida in close orario per la giornata di oggi (e probabilmente anche di domani).
Visto il quadro precario di oggi sui grafici Europei la risposta dello spread è scontata; un leggero aumento riporta in quota il differenziale btp-bund che torna sopra a quota 350 ma senza spaventare gli investitori, visto il continuo calo di interesse verso questo indicatore troppo sopravvalutato nei mesi precedenti.
La giornata di oggi e l’eventuale discesa verso la finestra di prezzo di cui sopra non cambiano gli equilibri di medio periodo che vedono un lento recupero dell’Eurozona e l’uscita dalla fase di pericolo che ha caratterizzato gli ultimi mesi.