Altra ottava difficile per i Mercati Azionari: il nostro indice di bandiera chiude l’ultima giornata con un calo percentuale del 2.46%, mentre il totale della perdita settimanale ammonta a 8.1%. Meglio della prima settimana di Agosto, quando il Mib ha perso il 13% nel giro di 5 giorni, ma comunque preoccupante se non fosse per il fatto che il ribasso si è fermato sulla statica a 14610 punti, ultima zona di supporto in grado di invertire la tendenza. Ultima è anche la speranza che i conteggi ciclici riprendano a dettare il passo dell’indice rispettando almeno i vincoli principali dell’analisi; la zona di minimo dell’11 Agosto è assimilabile ad un allungamento dell’intermedio simile a quello avuto sul bottom del 9 Marzo 2009, ma a questo punto la fase precedente sarebbe da considerare conclusa a favore della nuova e sarebbe già iniziata la fase di ripresa per il nuovo intermedio.
Difficile da credere, con il settore bancario che perde il 3.77% in un solo giorno insieme a quello delle telecomunicazioni che segue a ruota con -3.31% nella sola giornata di Venerdì scorso; a completare il quadro disastroso abbiamo la controparte positiva dell’indice ristretto in soli 5 settori (Media, Assicurazioni, chimica, servizi al consumo e commercio) sempre nell’ultima giornata di contrattazioni, anche se rispecchia pienamente l’andamento della settimana.
Incoraggiante invece (almeno relativamente) è l’andamento del Dow Jones; non sarà certo tutto rose e fiori oltreoceano (anzi, tutt’altro) ma l’indice Americano che detta l’andamento mondiale si attesta vicino a 10800 mentre il bottom di Marzo 2009 è posizionato a 6500 punti; la differenza percentuale non rispecchia assolutamente quello che si è verificato invece in Europa sugli indici più deboli (come il nostro, ad esempio) e questo in sostanza è una specie di segnale di forza, in un contesto di breve periodo comunque precario. Alla prima news positiva potremo effettivamente assistere alla ripresa tanto attesa.
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