Oggi 16 Novembre il mercato è ancora agitato dopo il crollo verticale di ieri sera che ha visto l’indice delle blue-chips italiane eliminare i guadagni precedenti portandosi vicino alla parità. Governo o non Governo Italiano, ancora una volta la causa dei movimenti del listino italiano è da cercare nell’Eurozona, visto che ancora una volta i movimenti dei mercati del Vecchio Continente sono estremamente simili (per non dire identici).
Non fosse infatti per la differenza di orari di contrattazione il Mib sarebbe nient’altro che una replica del Dax (o dell’Eurostoxx se si preferisce) anche se non si esclude che eventi straordinari possono costringere l’indice italiano a percorrere una strada personale amplificando in linea di massima i movimenti generali, sia in positivo che in negativo. Attualmente non è il caso comunque di eventi particolari e lo dimostra il fatto che i range di estensione sono identici a quelli Europei e nessun sovraperforma più di altri consolidando l’idea che l’Europa è ancora estremamente compatta sotto il punto di vista dei Mercati.
Senza farsi quindi prendere dal panico sventolato dai telegiornali l’analisi di oggi vede comunque debolezza sull’indice italiano trainato dal settore bancario che, prossimo alla parità, minaccia discese guidate principalmente da Unicredit ed Intesa SanPaolo, anche se Mediolanum accuserebbe comunque un cattivo colpo in caso di ribasso. Sotto a quota 15275 la negatività verrà portata fino a fine giornata, mentre sopra a 15350 possiamo prevedere un close verde anche se la resistenza vera è il top di questa mattina prossimo a 15750 punti.
Altri titoli che nel corso della giornata daranno soddisfazioni in termini di movimento, qual’ora l’indice venisse sbloccato dall’apertura di Wall Street, sono sicuramente Enel ed Eni che restano prossimi alla parità in attesa proprio dell’apertura USA che detterà la direzione da seguire. Sempre oltre oceano ricordiamo il supporto critico a 12000 punti anche se difficilmente verrà raggiunto e la resistenza a 12200 che in caso di rialzo è invece prossima ai valori attuali.