Strano ma vero; la tenuta di ieri confermata con una formazione che viene chiamata “Pin-Bar“ alle ore 15:00 della giornata di ieri rilancia verso l’alto l’indice italiano che si appresta a chiudere la giornata sopra la parità. Dopo aver recuperato la statica minore a 16125 il Mib è ora pronto per chiudere la giornata oltre a 16250 punti mentre il Dow Jones dà seguito all’analisi ciclica che richiede in questo momento un close di trady+1.
La stranezza stà semplicemente nel fatto che di solito è l’indice italiano (insieme a quelli Europei) a sfruttare ogni singola chiusura ciclica per ritracciare il prezzo e tornare su livelli bassi scendendo molto di più in proporzione al Dow Jones; ancora più strano è il fatto che di solito il Mib anticipa leggermente quelle che saranno le tendenze -di breve e medio periodo sul mercato azionario mondiale e se questa volta l’usanza è rispettata allora potremmo trovarci già di fronte alla partenza di un nuovo intermedio rialzista.
Tornando a Piazza Affari, il livello di acquisto ora è sopra a 16500 punti mentre sotto a 15800 il movimento avuto fin’ora verrà negato; l’uscita direzionale dal range di compressione darà quindi lo spunto da seguire nelle prossime 2 settimane di trading, anche se l’attenzione è tutta su Wall Street che ha circa 2 giorni per confermare la direzione o smentire del tutto le analisi, scendendo sotto la soglia critica di 11600 punti.
Nel brevissimo periodo il ritracciamento dell’ultima ora non spaventa gli investitori che comunque vendono sulla Doji dell’ora precedente monetizzando i long di qualche giorno fa’; i livelli critici (sia al rialzo, che al ribasso) restano quelli più ampi e finchè il mercato si muoverà all’interno di questi le occasioni saranno solo per il brevissimo periodo e l’incertezza per il nuovo tracy+1 resterà esattamente la stessa.
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