L’operatività di oggi sull’indice italiano è concentrata tutta sull’ipotesi che il bottom di ieri sia il minimo centrale del tracy+2 e quindi l’inizio del nuovo ciclo settimanale; a supporto di questa ipotesi, oltre che la durata temporale dei cicli, abbiamo la salita di queste prime ore della giornata che ha portato il Mib direttamente sopra a 16300 punti dove ora sta incontrando la prima resistenza della giornata; questo il livello critico da superare nel breve periodo, anche se l’attenzione è sui due livelli di supporto che se violati invertiranno la tendenza di breve favorendo i ribassi.
Questi sono ricavati entrambi dalla giornata di ieri ed il primo è a quota 16100 punti e corrisponde allo short intraday con target esattamente sul successivo supporto a 15850; quest’ultimo è il livello chiave sotto il quale la tendenza sarà da considerare ribassista a tutti gli effetti nel breve periodo, per perdita dei vincoli ciclici che garantiscono discesa fino a fine tracy+1. Le eccezioni a questa regola ovviamente esistono, ma sono statisticamente molto basse pertanto il mercato seguirà con molta attenzione lo sviluppo intorno a queste quote.
Un possibile ritracciamento potrebbe prendere il via con l’open di Wall Street, con il Dow Jones che nella giornata di ieri ha lateralizzato intorno a 11410 punti; in caso di ribassi il bancario potrebbe aumentare le perdite cedendo il guadagno di ieri mentre Fiat Tenaris ed Enel manterrebbero quote più alte; per il momento è proprio Fiat ad avere la meglio sul listino italiano con un guadagno netto del 5.17% seguita da Atlantia (+4.88%) e Mediolanum (+3.39%). Vicino alla parità invece STM su cui l’attenzione sta calando drasticamente ed il prezzo continua lentamente la discesa iniziata circa 10 anni fa’; questo costringe i “tecnici” ad accostare il titolo direttamente a Telecom e Tiscali che ormai hanno caratteristiche in comune ed hanno perso completamente la fiducia degli investitori.