Il listino di Milano guadagna circa l’1% intorno alle 3 di pomeriggio, avviandosi ad una chiusura “anonima” senza segnali particolari sul grafico orario. Questa è la situazione post-crollo, ed anche se in open una long black candle ha fatto temere il peggio i trader intraday sembrano aver mantenuto la calma puntando al gap da chiudere rimasto aperto tra circa 15600 e 16000 punti.
La giornata di ieri, lo ricordiamo, è una di quelle che fa’ discutere i telegiornali alla sera con titoli che gettano ancora più nel panico gli investitori e confondono le idee; la colpa del ribasso particolarmente accentuato è stata data ad esempio a sviluppi politici in Grecia da qualcuno, mentre altri si sono accaniti sui titoli di Stato ed il loro differenziale con il Bund (che, ricordiamo, è una conseguenza della sfiducia, non la causa). La verità ancora non è chiara ma di certo il sorvegliato speciale resta il settore bancario, vittima negli ultimi anni di diverse accuse sulla trasparenza nell’operato.
Ultima su tutte la novità sulla maxi evasione fiscale da parte di Unicredit, che però essendo in Italia non ha fatto molto scalpore “in casa” anche se all’estero hanno ben preso in considerazione l’operato di Profumo, valutando exit-strategy dai bancari italiani che sono costate quello che abbiamo visto.
Ancora una volta, in sostanza, il sentore è quello di una serie di menzogne a livello internazionale che offuscano il quadro tecnico reale in cui siamo inseriti costringendoci a guardare da una parte, mentre i problemi sono da tutt’altra. Tralasciando per un momento i “fondamentali” e concentrandosi sull’aspetto tecnico del mercato, possiamo ipotizzare un close di ottava verde per Piazza Affari solamente con il recupero entro domani mattina di 15250, anche se sarà fondamentale che Euro/Dollaro manterrà la linea positiva di oggi fino a 1.3860.
1 commento su “Piazza Affari: rimbalzo tecnico dopo il crollo”