Che il settore Bancario italiano sia effettivamente in salute o meno, non interessa e non è mai interessato. Unicredit come gli altri colossi Italiani ed Europei hanno da sempre seguito qualsiasi rumor (negativo) proveniente dall’America per abbattere il prezzo facendolo scendere a livelli impensabili prima del 2008. La perdita di Unicredit proprio ha dell’incredibile visto che da 6,5 Euro per azione siamo scesi a quasi 0.50 Euro.
Ancora adesso nonostante gli utili sono raddoppiati secondo l’ultima approvazione di bilancio il recupero di un valore reale da parte delle azioni resta un miraggio e gli acquisti si moltiplicano in ottica da cassettista; fintanto chè la solidità aziendale non verrà veramente messa in discussione su un piano reale e non immaginario, la tendenza sarà quella di fermare la speculazione che colpisce il settore bancario grazie alla rivalutazione delle analisi fondamentali.
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